Bivacco Carlo Pol

Bivacco Carlo Pol

Ghiacciaio della Tribolazione - Valnontey - m. 3173

Proprietà della Sezione di Torino


Bivacco Carlo Pol

in Valnontey (Cogne - Aosta) (m.3173)

Località di partenza:     Frazione Valnontey 1660 m                             
Dislivello in salita:        1515 m                                                           
Tempo di salita:           5-6 h
Difficoltà:                    F+/PD
Coordinata UTM- WGS84: EST 367161
Coordinata UTM-WGS84: NORD 5043073     

                       

ATTENZIONE IL PONTE SUL TORRENTE VALNONTEY È STATO DIVELTO DALL’ALLUVIONE (ESTATE 2024), QUINDI L’ATTRAVERSAMENTO NON È POSSIBILE (fino al ripristino del ponte.)


Generalità e descrizione

Il bivacco è situato alla sommità dell'alto ed imponente sperone roccioso, inserito fra le colate meridionale e centrale del ghiacciaio della Tribolazione.
Inaugurato nel 1947 è dedicato a Carlo Pol, valente alpinista, socio della Sezione di Torino.
Per oltre 10 anni è stato Responsabile delle pubblicazioni della Giovane Montagna; uno dei migliori interpreti degli ideali dell'Associazione, in piena comunione di fede ed amicizia.
Scomparso nel settembre del 1944 a seguito di un bombardamento aereo.

Il bivacco è proprietà della Sezione di Torino.

La costruzione è a forma di semi-botte in legno, rivestita di lamiera, con una capacità di 4 posti letto ed attrezzato di materassi e coperte.
Acqua di fusione sopra il bivacco.
La sua posizione è una delle più spettacolari dell'intera cerchia alpina!

Dallo sperone sul quale è ubicato si può godere dello stupendo scenario che si estende (verso NE) dal tormentato ghiacciaio della Tribolazione alle cime che si affacciano nell'ampia Valnontey; con uno sguardo privilegiato sul versante Sud-Est del Gran Paradiso.

L’accesso è alpinistico; la valutazione PD di molti siti forse è un po’ eccessiva, (ovviamente a prescindere delle condizioni in cui si può trovare l’itinerario).
(è anche vero che la valutazione F/F+ può trarre in inganno chi sia poco pratico delle valutazioni alpinistiche…)
L’itinerario attraversa alcuni torrenti glaciali (il guado potrebbe essere difficoltoso).
Dopo la rottura della passerella (2017) è stato posizionato un cavo per attraversare, che necessita di imbragatura ed eventualmente carrucola.
Alcuni tratti sono attrezzati con scalette e pioli metallici, funi e catene. Inoltre in alcuni punti è soggetto a frane e crolli di roccia.
 

Vie di accesso

La salita al bivacco presenta tutte le caratteristiche di una ascensione: il superamento dello sperone è abbastanza complesso e richiede una costante attenzione all’itinerario descritto, con alcuni tratti attrezzati con scalette e catene.

Per la Barma des Bouquetins (sentiero n°22, bolli gialli ed ometti in pietra)

Dall'abitato di Cogne (m 1534 a circa 28 km da Aosta), su agevole carrozzabile si raggiunge Valnontey sino a superare l'omonima località (m 1666) per posteggiare l'auto, prima del campeggio estivo (parcheggio a pagamento).

Imboccata la larga mulattiera, inoltrarsi a piedi fra praterie e boschi di larici, lungo un vasto pianoro del fondovalle, sino a raggiungere i Casolari di Valmiana (m 1729).
Dopo circa mezz'ora abbandonare la strada, che si abbassa al livello del torrente, e proseguire sulla mulattiera.
Continuando la marcia in piano, sulla sponda destra orografica della Valnontey, fra prati e macchie di larici, si guadagna il Ponte dell'Erfaulet (m 1830), che consente il passaggio sulla sponda opposta.

ATTENZIONE IL PONTE È STATO DIVELTO DALL’ALLUVIONE (ESTATE 2024), QUINDI L’ATTRAVERSAMENTO NON È POSSIBILE (fino al ripristino del ponte.)

Segue un tratto pianeggiante; poi il sentiero compie due svolte, continuando con un lungo mezza costa, traversando il rio discendente dal vallone dell'Herbetet,
Poche decine di metri ed inizia una serie di corte risvolte, fin contro una parete rocciosa: il sentiero costeggia verso sud e raggiunge, a minor pendenza, il bivio posto a quota 2040m.
Una palina indica la direzione delle due diramazioni: a destra per i Casolari dell'Herbetet ed il bivacco Leonessa, a sinistra per il bivacco Pol (su un masso è segnalato il percorso per il bivacco A. Martinotti).
Continuare sulla mulattiera di sinistra, che ben presto si trasforma in sentiero, verso l'impetuoso torrente scendente dal ghiacciaio della Tribolazione.
Poco prima che il sentiero inizi a scendere verso il torrente, si incontra un bivio segnalato con frecce in vernice indicante B.M. (bivacco Martinotti) e B.P. (bivacco Pol).
Si continua a destra per tracce di sentiero, lungo la sponda sinistra orografica del torrente che scarica il ramo settentrionale del ghiacciaio della Tribolazione, traversandolo nel punto più agevole; a volte le difficoltà di guado possono essere notevoli.
Dopo la rottura della passerella (2017) è stato posizionato un cavo per attraversare, che necessita di imbragatura ed eventualmente carrucola.
Un altro guado porta alla base della morena, ben visibile, che scende dalla Barma des Bouquetins e divide il ghiacciaio di Gran Crou dal ghiacciaio della Tribolazione.

ATTENZIONE: la traccia di sentiero che risale tutta la morena si fa via via più ripido e sdrucciolevole, fino ad arrivare contro la bastionata rocciosa che si supera grazie ad una scaletta metallica verticale (controllare la tenuta) e con l’ausilio di catene.
Successivamente si percorrono alcune balze erbose, obliquando leggermente a sinistra, fino a raggiungere la Barma des Bouquetins (m 2698, ore 3-3,30 da Valnontey) posta alla base di una piccola bastionata, ove finisce una caratteristica zona erbosa (in passato il luogo era usato dagli alpinisti come ricovero naturale).
Dalla Barma, continuare per una trentina di metri sul pendio detritico-erboso (sinistra salendo); dopo breve salita il terreno si fa più ripido e con un tratto in obliquo da sinistra a destra, si supera un dosso (catene). Si riprende a salire in direzione del culmine della bastionata per il dosso stesso, il quale si trasforma in un pendio di blocchi rocciosi. Raggiunta quota 2860 circa, portarsi su un marcato cengione obliquo che sale verso sinistra; seguendolo sino all'inizio di una nuova cengia (m 2960 circa), addossata alla parete (meno evidente della precedente e quasi in piano) di andamento opposto alla grossa cengia obliqua.
Si percorre, verso destra, la cengia (tratti attrezzati con catene) fino ad arrivare all’ampio canale che si attraversa, ponendo molta attenzione al residuo di ghiacciaio che incombe in alto.
Risalirlo completamente restando sul lato destro, fino al colletto e portarsi sullo sperone di destra ove sorge il bivacco.

L’itinerario descritto è abbastanza individuabile, per le tracce esistenti di sentiero, presenza di vari ometti e l'indicazione di segnavia in vernice.

In discesa è opportuno seguire attentamente l'itinerario di salita, senza lasciarsi fuorviare da un percorso diretto per le rocce sottostanti il bivacco. La pendenza aumenta in modo considerevole e potrebbe risultare negativo ed alquanto pericoloso spostarsi verso la zona, all'apparenza facile, ma esposta alla caduta di seracchi.

Materiale alpinistico utile:
imbragatura, casco, corda, qualche cordino, 2-3 moschettoni, eventualmente piccozza e ramponi.












 
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