Bivacco Ai Mascabroni

Bivacco Ai Mascabroni

Terrazza di Cima Undici - Dolomiti di Sesto - m. 2932

Proprietà della Sezione di Vicenza


La Sezione di Vicenza ha in cura e manutenzione il Bivacco "Ai Mascabroni", posto a m. 2932 sulla terrazza sud di Cima Undici, nelle Dolomiti di Sesto (Dolomiti Orientali).

Il bivacco è del tipo "fondazione Berti", con 9 brande dotate di materasso e coperta; contiene solitamente alcuni viveri di emergenza e un piccolo pacchetto di pronto soccorso. L'acqua si può raccogliere dai canali che scendono da Cima Undici, fino a metà agosto circa (dipende dalla stagione).

L'accesso è alpinistico: da Forcella Giralba salire per la Busa di Dentro fino a un evidente masso posto sul ghiaione discendente da Forcella Popera; deviare a sinistra e salire la parete De Zolt (150 metri di I e II grado, alcuni punti di sosta fissi); risalire tutta la Cresta Zsigmondy e scendere poi a Forcella Zsigmondy dove si deve effettuare un traverso delicato su piccola cengia e rocce friabili; seguire il sentiero fino al bivacco.

Una storia completa del bivacco e dell'episodio della conquista del Passo della Sentinella, che portò gli Alpini a occupare Cima Undici e a costruire il primo "bivacco" su quei luoghi nell'inverno del 1916, è raccolta nel volume "Cima Undici: una guerra e un bivacco" pubblicato nel 1993 dalla nostra sezione.
Il libro è disponibile su richiesta in Sezione a Vicenza.



Vie di accesso

Per raggiungere il bivacco consigliamo il percorso alpinistico più sicuro e individuabile: Pian Fiscalino, Rifugio Comici, Busa di Dentro, Cresta Zsigmundy, Bivacco Ai Mascabroni

Dislivello salita: 1480m.
Tempo salita: totale 6,30h
Attrezzatura: normale alpinistica, corda 60m.
Difficoltà passaggi su roccia: PD+ max II
Periodo consigliato: luglio/settembre

Dal parcheggio di Pian Fiscalino (1450m.) seguire la strada chiusa al traffico, che porta al Rif. Fondo Valle. Proseguire per sentiero n. 103. Al primo bivio tenere la sinistra proseguire per il Rifugio Zsigmondy-Comici (2,00 ore).
Arrivati sotto il rifugio proseguire per il sentiero n. 101-103 che attraversando i ghiaioni sotto la parete nord della Croda dei Toni, porta verso Forcella Giralba e prosegue fino al bivio per la Strada degli Alpini (1,00 ore).
Dal bivio proseguire sul sentiero n. 101, e raggiungere un successivo bivio. Prendere a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Popera e la Strada degli Alpini (sent. n. 101 ), scavalcare la cresta sud est della "Lista" ed entrare in  Busa di Dentro (lnneres Loch), che rappresenta un ampio vallone tra il Monte Giralba di Sopra (a sud) e le propaggini della Cresta Zsigmondy (a nord). Lasciare a sinistra il sentiero che porta alla Strada degli Alpini e seguire verso est la traccia di sentiero lungo una cengia che sale percorrendo l’ampio vallone della Busa di Dentro (ometti). Si sale fino alla parte superiore della Busa dove è presente un nevaio perenne.
Oltre il nevaio, per tracce di sentiero, si risale il ripido pendio ghiaioso in direzione di Forcella Alta di Popera. A metà del pendio, si individua sulla sinistra un grosso masso. Dal masso, rivolgendo le spalle a Forcella Alta di Popera, si nota sulla destra un canale di neve (molto ridotto a stagione inoltrata): lo si risale fin sotto la “parete De Zolt", dove si trova evidente un segno rosso che indica il percorso per Cima Undici. (1,00 ore).
Inizialmente la roccia si presenta abbastanza levigata e presenta le maggiori difficolta (H+). Si sale fino al primo chiodo, posto alla base di un breve diedro. Si risale il diedro (c’è uno spit alla fine) e ci si dirige decisamente a sinistra per una piccola cengia fino a raggiungere un secondo chiodo cementato. Si sale diritti per la parete per ca. 15 metri, con leggero spostamento verso destra, fino a raggiungere la prima delle tre catene per sosta fissate con spit. Si sale dritti per altri 15 metri fino a una seconda catena e quindi spostandosi appena verso sinistra si raggiunge la terza catena. Si giunge al termine della parete, dove sono presenti due grossi fittoni di ferro con anello fissati alla roccia dagli Alpini nel 1916. Questi fittoni potranno essere utilizzato per eventuale calata in doppia al ritorno.

Si prosegue per una breve cengia a sinistra e poi per tracce e facili gradoni che portano alla Cresta Zsigmondy, dove non si può non notare la caratteristica "Scala del cielo", una scala di legno infissa in verticale fra i sassi. (1,30 ore). Si seguono di sentiero (in parte con segni bianco-rossi) e si raggiunge la sommità della cresta, passando accanto a muretti a secco e scale residui della grande guerra e alle piazzole dove alcuni soci della Giovane Montagna nel 1963 montarono il campo base costituito da tendine, durante la sistemazione della base del nascente bivacco. Dalla sommità di Cresta Zsigmondy si scende in direzione nord lungo il suo profilo, incontrando un breve tratto di corda fissa, fino al salto che si affaccia su Forc. Zsigmondv, in vista del Biv. “Ai Mascabroni". Da qui si scende decisamente a sinistra, lungo la parte rocciosa che delimita il canale originato da Forc. Zsigmondy, fino ad entrare nel canale stesso accostandosi ad un piccolo terrazzino (vedi chiodo rosso cementato).
In questo punto le condizioni e le difficoltà  sono variabili in base alle stagioni: la presenza di neve abbondante facilita la traversata orizzontale, mentre, se la roccia è scoperta, la traversata si effettua scendendo per roccette dal terrazzino verso il fondo del canale, per poi traversarlo orizzontalmente in direzione di un chiodo fisso che si vede oltre la traversata, in direzione di Forc. Zsigmondy. Si presti molta attenzione su tale  attraversata in quanto la traccia è su terreno molto friabile senza punto di assicurazione intermedio. In caso di ghiaccio si può anche scendere a corda doppia raggiungendo il fondo del  ghiaione, per risalirlo dall’altra parte fino alla forcella. In breve, per sentiero si raggiunge il Bivacco Ai Mascabroni (1,00 ore – 6,30 totali da Pian Fiscalino).


Discesa

Per lo stesso itinerario di salita: si possono eseguire calate in corda doppia lungo la “parete De Zolt” usufruendo di chiodi di appoggio presenti lungo la parete.

Per ulteriori informazioni scrivi a: vicenza@giovanemontagna.org










 
 
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