Bivacco Giuseppe Cavinato

Bivacco Giuseppe Cavinato

a Cima d'Asta (Pieve Tesino - Trento) - m. 2845

Proprietà della Sezione di Padova


Generalità e descrizione
Il bivacco, posto sulla cresta sommitale di Cima d'Asta, è stato ricavato dai ruderi dell'ex osservatorio militare costruito, negli anni della prima guerra mondiale, dagli Alpini del Battaglione Valbrenta.
Anche se geograficamente il gruppo di Cima d'Asta viene incluso nel vasto territorio fra le valli dell'Avisio, del Brenta e del Cismon, definito in senso esteso e generico come "Lagorai", esso è ben distinto come massiccio granitico con vette più importanti e di maggior difficoltà.
Il nodo centrale del gruppo, che presenta il punto culminante nella Cima d'Asta, invia verso sud-est, sud, sud-ovest tre diramazioni: la prima nel Col della Croce (m 2443), la seconda che raggiunge verso sud la quota della Banca (m 2726) ed infine quella del Cimon Rava che prende il nome della vetta più nota: Cima Trento (m 2529).
Inaugurata il 27 luglio 1969, il bivacco è stato dedicato a Giuseppe Cavinato, socio fondatore della Sezione di Padova, uomo di grande umanità e amore per la montagna.
La costruzione è realizzata con blocchi di granito ed offre ospitalità per 2 persone: dotata di panche e tavolino verrà attrezzata in futuro di apposito materiale da bivacco. Acqua non reperibile nelle vicinanze. Proprietà della Sezione di Padova.
Il panorama che si gode dalla Capanna è grandioso: a nord si notano i gruppi del Latemar, Lagorai, Catinaccio; ad est le Pale di San Martino e le Dolomiti del Cadore; a sud-est tra le Prealpi Feltrine e l'Altopiano dei Sette Comuni, si scorge la pianura veneta sino all'Adriatico, mentre in direzione sud-ovest i gruppi del Brenta, dell'Adamello, Presanella, dell'Ortles e del Cevedale.


Vie di accesso
Il bivacco può essere raggiunto con diversi itinerari: vengono descritti quelli maggiormente frequentati.

a) da Borgo Valsugana, sulla strada statale n. 47, a Strigno, Bieno e Pieve Tesino (m 843), raggiungere Malga Sorgazza (m 1450 a 11 km da Pieve Tesino). Seguire verso nord una strada forestale (segnavia 327) in Val Sorgazza, sino alla teleferica Brusà (m 1647, ore 0,45). Dopo il Piano del "bualon" (a circa m 2000, bivio a sinistra del sentiero 326 per Forcella Magna), si passa accanto ai ruderi della Baita del Pastore (m 2131) superando poco sopra le lastronate granitiche e raggiungendo il Lago di Cima d'Asta. In piano portarsi al rifugio O.Brentari (m 2473, in ore 3 dalla Malga Sorgazza. Proprietà della SAT di Trento: 60 posti letto con locale invernale. Telefono 0461/594100).
Dal rifugio, seguendo il sentiero 364 che aggira ad est il Lago di Cima d'Asta e per il ripido pendio pieno di sassi, raggiungere la profonda sella (Forzelletta) incisa nella cresta orientale a m 2680. Dalla sella, seguendo il sentiero tra gli ammassi di detriti ad est della vetta, si scende leggermente al Lastè dei Fiori (m 2600 circa).
Traversando a sinistra, prima della Forcella dei Diavoli, il sentiero porta al bivacco e in breve sulla vetta di Cima d'Asta (m 2847 in ore 1,15-1,30).

b) itinerario meno facile, sassoso, ma più diretto.
Inizia dalla sponda ovest del Lago di Cima d'Asta (segnali bianco-blu) e per il canalone meridionale portarsi sulla cresta ovest, alquanto rocciosa, e raggiungere la vetta e il bivacco (in ore 1 dal rifugio).

c) da Pieve Tesino al Passo del Brocòn, Caoria e rifugio Refavàie (m 1116).
Dai ruderi di Malga Socéde Alta (m 1730), che si raggiungono dal rifuio Refàie per il vallone occidentale, risalire sul lato destro orografico, il ripido e stretto vallone del Coronon, detritico e nevoso, che termina senza particolari difficoltà sulla cresta ovest della Cima d'Asta; seguirla sino in vetta e portarsi al bivacco (ore 3-3,30). (Il rifugio di Refavàie può essere raggiunto anche da Fiera di Primiero, Passo di Gobbera, Caoria o da Strigno, Passo Cinque Croci).
Il rifugio O. Brentari può essere raggiunto dai seguenti ulteriori itinerari:
- da malga Val Zion (m 1973) per il Passo Cinque Croci, Forcella Magna, con i sentieri 326 e 327 (ore 3,30).
- dal rifugio Refavàie per la Val Regana, Vallone Orti della Regana, con i sentieri 338 e 364 (ore 5).
- dal rifugio Refavàie per il vallone occidentale con i sentieri 380 e 327 (ore 5,30).
- per il sentiero attrezzato "Giulio Gabrielli", lungo la cresta di Socéde, raggiungibile dalla Val Sorgazza. Percorso alpinistico riservato ad esperti.
 
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