Recensioni libri di montagna

Giovanni Paolo I, Albino Luciani

Marco Roncalli

Giovanni Paolo I, Albino Luciani


Albino Luciani, Giovanni Paolo I, fin dai primi giorni del suo breve pontificato era consapevole di dover riformare i ministeri della Chiesa nel contesto di una ampia riforma della Curia romana. La considerava una inevitabile necessità prima ancora di disporre avvicendamenti ai vertici dei singoli dicasteri e dello stesso IOR. Giovanni Paolo I non era a conoscenza, e ne era consapevole, dei complessi meccanismi del governo della Chiesa al cui vertice il conclave l’aveva collocato ed alla cui cura, nel mondo, avrebbe dovuto attendere con i carismi della propria fede e della sua vissuta cultura del Vangelo. Per questo Albino Luciani, che anche da pontefice iniziava le sue giornate con la preghiera e la meditazione alle 4,30 del mattino, regola rispettata anche l’ultimo giorno della sua vita, aveva subito accettato le ferree regole dei programmi giornalieri della Segreteria, ad iniziare dall’incalzare quotidiano dei dossier che gli venivano sottoposti dai capi dicastero, cioè dai cardinali prefetti: “valige di carte” e di documenti che il neopontefice legge, sottolinea o sigla con la stilo, per essere rimandate al mittente, tra un incontro e l’altro con questo o quel capo dicastero. Con questo saggio di chiarezza espressiva e di documentazione, sintesi di letture attente di documenti e scritti editi ed inediti, Marco Roncalli ha ricostruito in modo magistrale la vita di Albino Luciani. Una ricostruzione che con metodo rigoroso da storico, ma anche da profondo conoscitore, consegna agli annali della storia della Chiesa e della fede la prima completa biografia di un parroco venuto dalla montagna veneta che nel suo breve percorso terreno ha segnato ed illuminato la storia più recente. Con una tecnica già collaudata nella corposa biografia di Giovanni XXIII, Marco Roncalli analizza la complessa parabola umana e spirituale di Albino Luciani che fu solo in apparenza “discreto e umile”, ma autorevole, profondo e determinato nei diversi ruoli e funzioni via via assunti, in un contesto storico di forti tensioni, documentato da tanti archivi accessibili (ma ancora molti sono quelli che, tuttora chiusi, possono rivelare sorprese). La vita di Albino Luciani che Marco Roncalli ricostruisce in modo sistematico e dettagliato va oltre le versioni conosciute attraverso gli scritti dell’Opera Omnia o le numerose belle biografie ma di taglio tradizionale. Una biografia ragionata, organica oltre che documentata (sono 70 le pagine di bibliografia ed indici) che Marco Roncalli raccoglie in un volume di oltre 730 pagine, dove dottrina, fede e magistero, giustificano un cammino in continua ascesa del quale non solo autorevoli personaggi di chiesa, ma anche sconosciuti fedeli avevano intuito fin da subito il traguardo finale, come “candidato di Dio”. Fede e pacatezza segnano il percorso di vita di Albino Luciani. Ma anche preparazione fatta di preghiera, continuo studio, magistero nelle diverse espressioni della parola e della scrittura. Luciani ripercorre la stessa strada di un altro veneto di famiglia povera, Giuseppe Sarto, che inizia in un piccolo seminario di provincia per arrivare al pontificato ed alla Santità. La vita di Albino Luciani come vescovo di Vittorio Veneto, voluto con decisione da Giovanni XXIII, è fatta di intensi rapporti non solo con la gente che incontra e visita, ma anche con i problemi sia locali come del mondo. L’apocalisse del Vajont, il crak finanziario che coinvolge la diocesi, la libertà religiosa, il sinodo dei vescovi, il controllo delle nascite, i rapporti con la politica che avvia il centro sinistra, la partecipazione alla stesura dell’Humanae Vitae, la alluvione del 1966, lo scisma di Montaner. Soprattutto la partecipazione al Concilio Vaticano II, la frequentazione di vescovi di tutto il mondo, l’esperienza nei Burundi e nel Brasile, mettono Albino Luciani di fronte alle numerose aspettative che la Chiesa deve soddisfare per adeguarsi ai tempi. Il Patriarcato di Venezia è per Albino Luciani, anche con i forti contrasti, una alta scuola che tempra le sue capacità di governo che appaiono fin da subito lontane dalla semplicità dell’ ingresso “povero ed evangelico” per avere rinunciato alla “pompa magna”; ma sono divenute strumenti di un autorevole uomo di Chiesa che si esprime con chiarezza di idee ed indicazione di obiettivi. Non fu certo un conservatore, ma aperto alla comprensione delle nuove esigenze della Chiesa e dei fedeli come di recente ricorda anche Bartolomeo Sorge al quale Albino Luciani aveva in animo di affidare, come suo successore, il Patriarcato di Venezia. Marco Roncalli analizza da storico le tappe del “cursus honorum” di Albino Luciani come seminarista, sacerdote, insegnante, vescovo, patriarca, cardinale, vicepresidente della CEI e infine come pontefice. Documenta con precisione quanto Albino Luciani è riuscito a dare alla Chiesa, con grande coerenza di fede, ma anche la giusta direzione della Chiesa nella sua missione tra i popoli, nel concetto di povertà e di solidarietà, nella evangelizzazione, nella coerenza dell’insegnamento e della teologia. Evidenzia il suo impegno concreto anche nei disegni di riforme non attuate per ragioni di tempo, come quelle sulla Curia o sulla gestione economica della Santa Sede. I segni del cambiamento che Albino Luciani è riuscito a dare nel breve pontificato sono diffusamente illustrati nei tre densi capitoli finali. Anche se c’è qualcuno che storce il naso “per il suo volare basso nel linguaggio” che non capisce, altri invece, e sono tanti fedeli semplici e non, capiscono le parole di Luciani e le accolgono con l’applauso che non è soltanto emotivo. L’ombra della morte, che con la drammatica morte tra le sue braccia del Metropolita ortodosso Nikodim fa il suo ingresso nella casa del papa, non riesce a spegnere quel sorriso di Luciani che - a detta del cardinale Colombo - non nasceva mai dai limiti delle persone, ma dai limiti delle cose e dei fatti umani, di cui egli riusciva a sottolineare la relatività. Un pontificato di trentatre giorni che ha lasciato anche spazio a Luciani per approfondire i progetti delineati in tre encicliche sui temi della unità della Chiesa, della collegialità episcopale e della donna nella società e nella vita ecclesiale. Sufficienti per caratterizzare una figura di pontefice che nei tratti del sorriso e dell’umiltà, ha saputo rivelarci, come ha scritto Divo Barsotti, la semplicità di Dio (recensione a cura di Giuseppe Sorge). Giovanni Paolo I, Albino Luciani, di Marco Roncalli, Edizioni San Paolo, 2012, pagg. 734, €. 34,00.
 
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