Recensioni libri di montagna

Speed: 7 ore che hanno cambiato la mia vita

Ueli Steck

Speed: 7 ore che hanno cambiato la mia vita


Ueli Steck, l’alpinista svizzero più veloce del mondo è la “Swiss-machine” che macina la parete nord dell’Eiger in 2 ore e 47 minuti,la nord delle Grandes Jorasses lungo la via Conton-McIntyre in 2 ore e 21 minuti e la parete nord del Cervino in 1 ora e 56 minuti. Diciamo che l’alpinismo di Steck è quanto più distante ci possa essere dall’approccio romantico che aveva un Armando Aste o altri alpinisti classici. Mi avevano messo in guardia dicendo che il libro avrebbe potuto essere diseducativo nei confronti dei giovani scalatori poiché esso esalta l’alpinismo solitario e di velocità su pareti pericolosissime e così realmente è! Ma in realtà il libro, che è tecnicamente molto interessante, entra veramente nei dettagli dell’alpinismo moderno e ci fa capire come si arriva a costruire un’impresa da record. Innanzitutto dietro a ciascun tempo da record c’è un allenamento specifico e mirato da paura, circa 1.200 ore all’anno di allenamento per riuscire a correre, arrampicare in sicurezza e scioltezza, poi c’è un approfondita conoscenza della parete; ad esempio la parete nord dell’Eiger l’ha salita ben 28 volte, infine c’è un utilizzo eccellente di tutte le più moderne tecniche; solo a titolo esemplificativo riporto che tutti i record sono stati realizzati d’inverno scalando il ghiaccio ma anche la roccia con attrezzi da dry-tooling, perché comunque la temperatura sarebbe comunque stata così bassa da impedire di arrampicare a mani nude. Tra l’altro l’aver scelto l’inverno abbassa notevolmente anche il rischio di scariche di sassi e quindi di pericoli oggettivi. Ma questi dettagli che possono spiegare i record non rendono le imprese di Ueli Steck meno pericolose. Dalla lettura del libro si capisce che Ueli Steck è un alpinista che ama spesso arrampicare in solitaria, essendo abituato psicologicamente alla dimensione della solitaria, sia in falesia che in montagna. Dalla lettura del libro si capisce anche come la pressione degli sponsor porti a gestire un’impresa da record come se fosse il lancio di marketing di un prodotto: è normale quindi dopo aver fatto il record dover ritornare magari con l’elicottero, sulla parete di nuovo in solitaria ma accompagnato da una squadra di fotografi e di cameramen per le riprese video e le fotografie da inviare alle riviste, ai siti internet o alle aziende di abbigliamento per montare clip pubblicitari. Il libro presenta anche tre interessanti conversazioni di Ueli Steck con Reinhold Messner, con Christophe Profit e con Walter Bonatti. (recensione a cura di Massimo Bursi). Speed: 7 ore che hanno cambiato la mia vita, di Ueli Steck, Priuli&Verlucca 2011, pagg. 270 con illustrazioni a colori, €. 18,50.
 
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