Recensioni libri di montagna

Monte Corno: 10 luglio 1916

Bepi Magrin e Dario Fontana

Monte Corno: 10 luglio 1916


MONTE CORNO: 10 LUGLIO 1916 Nella collana Vita di guerra, curata da Bepi Magrin, esce questa nuova documentazione sulla infelice battaglia di Monte Corno del 10 luglio 1916, che a parte le perdite subite dalle truppe italiane, portò alla cattura di Fabio Filzi e Cesare Battisti, processati e giustiziati poi al castello del Buonconsiglio di Trento. Bepi Magrin, con questa sua nuova fatica si propone di far luce sulla complessa vicenda legata all’operazione di conquista del Monte Corno e sull’effettivo ruolo che Battisti ebbe in quel tormentato frangente. Credo proprio, ed è quanto desidero dire all’amico Magrin, che per quanto si ricerchi non se ne andrà mai fuori. Infiniti scritti su giornali, riviste, libri, interviste di ogni genere, per radio e Tv, hanno trattato l’argomento in lungo e in largo, offrendo la possibilità di farsi un’idea di quanto accadde in quel 10 luglio 1916, su questo tratto di fronte comprendente la Selletta, il Monte Corno e quota 1801. Diciamo subito che in breve lasso di tempo e in località tra loro vicine, si scontrarono armi alla mano varie centinaia di soldati austriaci e italiani. Quale fu la particolare caratteristica di questa battaglia che si concluse con la vittoria degli austriaci? La cattura di due ufficiali italiani, Filzi e Battisti, eroi per gli uni, transfughi per gli altri… è su Battisti, sulla sua condotta prima e dopo la battaglia, che trascorsi ormai cento anni si è scatenata la curiosità di studiosi, storici, politici, con le più fantasiose interpretazioni. A tal riguardo vorrei proprio dire di lasciar perdere, di accontentarsi delle dichiarazioni e testimonianze, incomplete e spesso discordanti, delle persone che vengono richiamate nel volume: quelle di Sergio Reggiani (pagina 36), di Franco Brunello (pagina 40), di Mario Ingravalle (pagina 45). Vale molto di più occuparsi di quanto scrive (pagina 15) Piero Pieri sulle modalità con cui venne studiata e condotta l’operazione militare, e cioè: «Senza alcun coordinamento fra l’azione della fanteria e quella dell’artiglieria e… sperperando quindi abnegazione e valore di ufficiali e soldati». Io aggiungo che risultarono gravissime le colpe degli alti Comandi (Corpo d’armata, Divisione, Brigata) e quindi di generali a tre, due e una stelletta, che con i loro “Concetti d’azione”, con i loro “procedimenti tattico-strategici” crearono le premesse per la sicura, tragica fine di alcuni reparti italiani. Leggendo e rileggendo quanto accadde in quel terribile caos, mi sembra pertanto cosa ardua, direi inutile, impossibile precisare, tentare di definire “l’effettivo ruolo di Battisti nell’azione”, cioè il suo comportamento in quei disperati momenti. Mi pare quindi opportuna, direi conclusiva, la riflessione che fa Magrin, alle pagine 15 e 16, quando egli richiama il silenzio totale che cadde sui combattenti e, in particolare, sulle truppe italiane, che hanno dovuto soccombere sotto la maggior forza e organizzazione dell’avversario: «…Riteniamo che Battisti, preso da umana pietà alla vista della completa disfatta della sua compagnia, da uomo fiero e fondamentalmente onesto quale era, non si sia sentito di sottrarsi con la fuga al sacrificio del suo intero reparto… I due irredenti subiranno la sorte del capestro, di fronte al quale si presentarono, in particolare Battisti, con ferma dignità e sereno coraggio». Il volume è completato dal ricco epistolario, particolarmente scritti indirizzati alla madre, del giovane sottotenente Luigi Casonato, caduto, uno dei tanti, nella battaglia del Monte Corno. Il generale di C.A. Domenico Innecco scrive nella sua prefazione: «La freschezza e la semplicità del giovane sgorgano dai suoi scritti come l’acqua di una sorgente di montagna». Sono lettere che nella loro semplicità racchiudono un carico di sentimenti nobili, di energie e forze morali. Fanno dire anche che la guerra ha defraudato queste giovani vite della loro esistenza. (recensione a cura di Lucio Alberto Fincato ) Monte Corno: 10 luglio 1916, di Bepi Magrin e Dario Fontana, Edelweiss editore 2011, pagine 128, €. 12,00.
 
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