Recensioni libri di montagna

Salto Angel

Stéphanie Bodet

Salto Angel


Piacevole racconto su sei alpinisti con la passione per l’avventura e per l’esplorazione. Stèphanie Bodet e Arnaud Petit sono coppia fissa in parete e nella vita; trovano su una rivista di alpinismo la descrizione della parete della cascata più alta del mondo… e non riescono più a liberarsi dall’idea di salirla. Con i suoi 979 metri Salto Angel è il salto d’acqua più alto della terra; l’acqua più o meno in forma di cascata scende per 800 metri, poi un po’ si vaporizza, un po’ si disperde, un po’ umidifica tutto quanto le sta attorno… e la parete è uno scudo di roccia verticale con passaggi molto impegnativi e complicati. Raggiungere la base della cascata, che si trova all’interno del Parque Nacional de Canaima (Venezuela), è già un’avventura. Il racconto dal punto di vista alpinistico è sobrio; Stéphanie si sofferma sulle risonanze individuali, sulle reazioni provocate dal disagio dalla vita di gruppo e dalla vita in verticale; 13 giorni e 12 notti per risalire i quasi mille metri di parete; sotto la pressione dell’ascensione, delle difficoltà, si esaltano le caratteristiche di ognuno, si evidenziano lati del carattere un po’ sopiti. Il rientro a casa è una necessità per poter ricaricare le energie fisiche e psichiche messe a dura prova dalla salita. Walter Bonatti, arrivò ai piedi di questa parete, rimase affascinato da questa visione grandiosa e inquietante, la descrisse in un noto capitolo di Terre lontane e tirò oltre, in canoa, lungo il fiume; era il 1975 era un’altra epoca (recensione a cura di Francesco A. Grassi). Salto Angel, di Stéphanie Bodet Ediz. Versante Sud, Milano 2011, pag. 110, €. 15,00
 
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