Recensioni libri di montagna

Sfide In Verticale

Cristoph Hainz

Sfide In Verticale


Al primo impatto, sfogliando questo libro si rimane impressionati dalle fotografie spettacolari, anzi vertiginose, che invitano a scorrere a lungo avanti e indietro le pagine, prima di entrare nella lettura. Negli oltre venti capitoli del volume, la penna di Cristoph Hainz si alterna con quella di molti suoi compagni di cordata, colleghi guide alpine, clienti, altri alpinisti di punta e anche della moglie Claudia. […]. La maggior parte degli scritti raccolti riguarda la scalata di pareti estreme, soprattutto nelle Dolomiti: pareti a volte famose (Torre Trieste, parete rossa della Roda di Vael, Sud della Marmolada, Tre Cime), a volte sconosciute. […]. E poi, scorrendo i capitoli, al di là delle grandi imprese sulle rocciose pareti dolomitiche, troviamo anche un interessante scritto dal carattere che definirei storico – anche se limitato agli ultimi anni – sulla evoluzione della arrampicata su ghiaccio in Alto Adige […]. In definitiva questo volume è estremamente interessante, più che per la narrativa, per lo spaccato che dà su quella che è l’odierna concezione dell’arrampicata estrema, perché, tornando alle parole di Messner, che nelle prime pagine del volume firma una breve ma densa presentazione: “L’alpinismo è morto. Arrampicare è sempre più uno sport, scalare uno spettacolo o turismo, persino sull’Everest”. Ma poi: “Nella persona e nelle imprese di Cristoph Hainz si manifesta nettamente la rivoluzione in atto nell’alpinismo moderno”. E allora questo libro può aiutare a capire se davvero l’alpinismo sia morto, o se stia subendo una profonda trasformazione, anzi una “rivoluzione”. (Dalla recensione di Zeno Benciolini su Giovane Montagna n. 2 aprile-giugno 2006, pagg. 54 e 55).
 
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