Recensioni libri di montagna

La sottile linea bianca

Andy Cave

La sottile linea bianca


Nel 2005 viene pubblicato Imparare a respirare, è il debutto di Andy Cave scrittore; dalla miniera alla passione per la montagna, dalla dura vita sotto terra alla dura vita in montagna all’aria aperta. Nel 1997 si cimenta con una via estrema sul versante nord del Changabang (Cina), vittoria sulla cima tragedia sulla strada del ritorno: un componente della spedizione muore travolto da una valanga. Andy, oramai affermato alpinista, guida alpina e maestro di sci, non riesce a superare il trauma; ha perso un amico e ha perso sé stesso. «Non esiste vetta per cui valga la pena morire» è un ritornello che a volte esplicitamente altre implicitamente esce tra le righe di La sottile linea bianca, naturale prosecuzione di Imparare a respirare. Alcuni a ragione lo chiamano romanzo; è senza dubbio una storia, una bella storia umana, raccontata in maniera semplice, trasparente, con i chiari e gli scuri. Cave cerca di ripartire, di ritornare quello che andava in montagna volentieri, quello che faceva sempre nuovi progetti, quello che si univa con entusiasmo a nuove avventure… il cammino è però lento, faticoso, si affaccia il fantasma dell’amico e i mille interrogativi sull’opportunità di rischiare la vita per una via, una vetta, un gesto atletico. Nel viaggio per ritrovare sé stesso trova buoni compagni; gli esploratori del passato e le loro testimonianze lo aiutano a trovare risposte e nuovi stimoli: Padre De Agostini, le osservazioni scientifiche del Duca degli Abruzzi, il diario del pilota dei ghiacci Bob Reeve. Queste cose cominciano a risvegliare nell’autore-protagonista la voglia di ritornare a scalare. Il racconto indugia con successo sugli incontri con illustri personaggi del mondo alpinistico contemporaneo: Charlie Flower e Steph Davis, incontrati alla base del Fitz Roy; Joe Simpson (autore dell’epico racconto della salita alla Siula Grande in Perù, noto al grande pubblico con il titolo La morte sospesa) e del suo compagno Simon Yates; Mark Twight (anche lui presente con alcuni titoli in Versante Sud), del quale è riportata integralmente la lettera con i consigli per affrontare il Kennedy in Alaska. La ricerca di sé stesso continua anche in montagna dove piano piano torna a cimentarsi, ricercando il coraggio e la voglia perduti. Fitz Roy, The Shield (Kjerag, Norvegia), Monte Kennedy (Alaska). I racconti delle salite sono sobri, asciutti, tutto sommato poveri di termini alpinistici; il tema del libro, non dimentichiamolo, è lui stesso; è l’alpinista da ritrovare non la montagna. (Recensione a cura di Francesco A. Grassi) La sottile linea bianca, di Andy Cave Editrice Versante Sud 2010; pagine 284, €. 19,00
 
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