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Tommaso Magalotti
Frammenti. Un passato al presente, dai labirinti della memoria
Libro “strano”, nel senso di insolito, quello cui ha dato vita Tommaso Magalotti, raccogliendo “frammenti” della sua esistenza. Un corposo carnet di riflessioni, di appunti forse, per dare ad essi una stesura più ampia, che sono pagine del libro della sua vita. Un cammino registrato con profondità di cuore, attento al mondo incontrato per via. È proprio così, quando si entra nella maturità e le stagioni dell’esistenza diventano più pacate si recuperano memorie (anzi sono esse stesse ad entrare nei tuoi pensieri), si rielaborano “eventi”, che diventano lettura di quella complessa esperienza che è la vita. Una lettura, che se si possiede il senso della trascendenza, si intreccia con percezione della Provvidenza. Nulla, allora, è casuale, anche se in questo percorso ci si imbatte con il dolore, spesso inaspettato, sempre difficile accettazione. Conosciamo e apprezziamo Tommaso Magalotti, eclettico ingegno, che oltre la professione (altra) è qualificato uomo di pennello e di penna, per il suo rapporto appassionato con la montagna, da cui ha tratto spunto per opere egregie, quali Marmolada regina e Mani da strapiombi, opera quest’ultima con la quale ha reso omaggio a Bepi De Francesch, alpinista, tanto grande quanto schivo ed umile, non adatto ai podi mondani. Ora Magalotti si ripresenta a noi con Frammenti. Un passato al presente, dai labirinti della memoria, edizioni Nordpress. Facendone nostri i contenuti, attraverso una meditata lettura, non possiamo non ricordare il suo precedente Isoipse, apparendoci una anticipazione di queste pagine, nelle quali l’autore si apre agli altri, quasi come una introspezione nella quale viene immediato rispecchiarsi. Poesia, prosa? Definirne il genere non è facile, inutile probabilmente domandarselo. Resta la parola scritta, che pagina dopo pagina, in una voluta discontinuità temporale estrae dal “magazzino” della memoria avvenimenti di cui egli è stato “attore”, anche indiretto, e che certamente hanno contribuito a segnarlo. Ciò che si trattiene e si metabolizza diventa infatti parte di noi, è “materiale” su cui s’è formata, e continua a formarsi, la “persona”, che noi siamo. Con questa chiave di lettura il senso provvidenziale dell’esistenza diventa più esplicito e comprensibile. Con questi “frammenti” d’esistenza Magalotti scava dentro di sé, mettendo in chiaro quanto la sua persona è robustamente cementata da valori di fede cristiana. Valori con i quali sa confrontarsi, aprendosi a una sorta di Revision de vie, secondo il canone formativo di scuola francese (si veda La croce del Pordoi, Quante volte, Amore di padre, Parole che aiutano), ma sono pagine anche sferzanti (Mutazioni strane) che evidenziano le molte incongruenze dell’uomo. Le introspezioni donataci da Tommaso Magalotti diventano alla fine un automatico sussidio per noi stessi, per farci capire quanto siamo tutti debitori del nostro passato, che per atti, anche apparentemente marginali, trasferiamo nel nostro presente, nella nostra quotidianità. (recensione a cura di Giovanni Padovani). Frammenti. Un passato al presente, dai labirinti della memoria, di Tommaso Magalotti, Nordpress editrice, pagine 212, euro 12,50.