Recensioni libri di montagna

Il mondo di Pino

Stefano Biasoli

Il mondo di Pino


Il cuore è depositario di una ricchezza molteplice, accumulata nel tempo, spesso silente e nascosta ma ugualmente presente. Questo libro, nato durante gli anni del Covid, ne è testimonianza profonda.
Stefano Biasioli, il maggiore di cinque fratelli rimasti orfani negli anni dell’infanzia, si fa portavoce della memoria sopita e ridà vita a numerosi documenti raccolti in famiglia per ricordare i 70 anni dalla morte di papà Pino (20 marzo 1912 - 12 ottobre 1950), ricostruendo insieme l’atmosfera del tempo, i legami familiari e di amicizia, le esperienze professionali.
E’ un racconto, seppur frammentato, vivo per la genuinità e franchezza dei ricordi, per il coraggio di entrare nelle pieghe dei fatti e di cercare dopo tanto tempo di dare ad essi un ordine, un senso nuovo.
E’ una storia vera, di un giovane cattolico, appassionato del suo studio e del suo lavoro, innamorato della montagna, impegnato nella FUCI e nelle relazioni di amicizia; storia di un amore vissuto in anni difficili, segnati dal secondo conflitto mondiale, di una famiglia che nasce e cresce in queste difficoltà e che deve continuare a vivere quando la tragedia della morte del marito e padre, dovuta ad un’esplosione di mine, la segna indelebilmente.
La vita dell’ing. Giuseppe “Pino” Biasioli, come ricostruita dal figlio Stefano, si propone ancora oggi in tutta la sua attualità ed è di particolare interesse per la Giovane Montagna e i suoi soci. Ritroviamo infatti nelle lettere ampiamente citate ed in parte riprodotte, tra i molti spunti relativi alla vita famigliare ed alle vicende sociali e storiche dell’epoca, anche riferimenti a luoghi e nomi che hanno segnato la storia della GM a Verona.
Significativo un passaggio del libro: “… In mezzo a tutto ciò, l’amore infinito per la montagna: le gite con tanti amici, la creazione della sezione di Verona della Giovane Montagna (sottosezione del CAI nata in Piemonte e con marcata impronta cattolica), la diuturna frequentazione con il professor De Mori, con i Nenz, con Cesco Nicoli, con i Dussin, i Banterle, Mario Cristani, Francesco Scarlini. Ed è in montagna che è scoppiato, nel 1938, l’amore tra Dina e Pino, come ben mostrato dalla più bella foto che ritrae i due.”
De Mori, presidente della sezione in quegli anni, viene citato più volte nel ricordo di alcuni accantonamenti degli anni 1933 e 1935 a Malles in Val Venosta e in riferimento al comune impegno all’interno della FUCI. Suo è l’articolo sul Corriere del Mattino del 14 ottobre 1950 che, nel dare la notizia della tragedia di Carisolo (Pinzolo) due giorni dopo, tratteggia alcuni aspetti della vita dell’amico Pino.
Ma l’ing. Biasioli ha svolto per vari anni la propria attività professionale a Torino ed è probabile abbia avuto contatti anche con la sezione fondatrice della Giovane Montagna.
A Stefano e ai suoi fratelli un grazie per aver condiviso la memoria di Pino e del suo mondo con questo libro, che troverà spazio nella biblioteca della Giovane Montagna di Verona per chi voglia approfondire ulteriormente le vicende della sua vita ed una pagina di storia della sezione veronese.
Carlo Nenz

Stefano Biasoli, IL MONDO DI PINO, edito in proprio, 2020
 
 
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