Recensioni libri di montagna

Sulle Ande con le scarpe bucate

Giancarlo Sardini

Sulle Ande con le scarpe bucate


Ho conosciuto Giancarlo Sardini nel 2012, durante un memorabile viaggio in Perù fatto con mia moglie Maria Teresa e alcuni amici volontari del Mato Grosso.
Di quel viaggio, in cui abbiamo at­traversato le zone meno turistiche a ridosso della maestosa Cordillera Bianca, tutto ci aveva scosso e colpi­to: gli immensi panorami, la natura incontaminata, i silenzi, la povertà dei paesini, la gentilezza e semplicità del popolo andino, la personalità ca­rismatica e disarmante di Padre Ugo. E poi quelle tante Missioni, dove era­no stati creati vasti laboratori in cui veniva insegnato ai ragazzi del luogo un mestiere artigianale, affinché non andassero a Lima in cerca di fortuna, per poi, con buone probabilità, finire miseramente in una favela, spesso vit­time dei narcotrafficanti e della pro­stituzione.
Avevamo girato per i magnifici tallier (laboratori artigianali), in cui si face­vano mobili, si intagliavano statue e perfino si costruivano strumenti mu­sicali. Laboratori di tessitura, sartoria e altro ancora completavano il quadro. Avevamo poi visitato l’Ospedale “Marna Ashu” di Chacas, luogo pre­zioso per i campesinos, in un Paese dove la Sanità non è garantita a tutti. L’immenso progetto, diffuso in tutte le zone più povere del Sud America, in particolare nelle Ande, sbocciato dalla mente, geniale e santa al contempo, di Padre Ugo De Censi, aveva preso vita grazie alla ferma determinazione di tanti volontari di rendere realtà que­sto grande “sogno collettivo”.
Il libro “Sulle Ande con le scarpe bu­cate”, scritto da Giancarlo Sardini con la collaborazione di Valerio Gardoni, ripercorre con intensità il suo lungo percorso di vita da volontario, fatto di prove, di difficoltà, di sfide, ma anche di grandi successi e soddisfazioni. E di Amore. Amore, umiltà, dono di sé, dedizione, questi sono i grandi ideali evangelici che rendono possibile l’im- menso sogno di riscatto degli ultimi che è lo spirito dell’Operazione Mato Grosso.
Ciò non sarebbe possibile se non si fa­cesse continuamente leva su nuove ge­nerazioni di giovani: europei che par­tono per dare alla loro vita uno scopo più alto e andini che capiscono le buo­ne intenzioni di questi volontari e ade­riscono alle loro iniziative, andando ad imparare un mestiere di intagliatore, tessitrice 0 guida andina.
Nel suo libro, corredato da molte foto­grafie, Giancarlo ci parla soprattutto di Andinismo, della sua passione per la montagna che ha saputo trasmette­re ad altri. Dei tanti rifugi che insieme ad altri ha costruito a forza di braccia e di mulo e aiutato a gestire, prima sulle Alpi e poi sulle Ande. Il tutto sempre per offrire un lavoro a ragazzi andini e destinare poi il ricavo netto, dopo averli stipendiati, ad altri scopi bene­fici: costruire scuole, orfanotrofi, case di riposo per gli anziani di queste zone sperdute. Il fulcro di tutto è la fede in Gesù, l’ideale evangelico di seguire la via più difficile che è quella della con­divisione con gli ultimi e del sogno in un mondo migliore. La convinzione che 1’unica via possibile per sentirsi un essere umano appagato in un mondo che insegue solo il potere e il profitto sia la via del cuore. Il dono di sé. Pode­ rosa si avverte in ogni pagina di questo denso libro la figura di Padre Ugo De Censi (1924-2018), fondatore e anima dell’Operazione Mato Grosso, che per Giancarlo è stato maestro, ma anche amico e compagno di strada.
Non mancano stralci di intimità fa­miliare, in cui Giancarlo ringrazia i suoi genitori, sua moglie e le figlie per averlo da sempre incoraggiato e sostenuto e per aver creduto con lui in questo sogno di Amore, giustizia e solidarietà.
Grazie Giancarlo, grazie amici dell’O­perazione Mato Grosso, grazie Padre Ugo, per la grande e coraggiosa testi­monianza. E per questo bel libro, at­traverso il quale molti altri come me, come noi, avranno la possibilità di co­noscervi. E di imparare...
Masanori Nakasone

Giancarlo Sardini, SULLE ANDE CON LE SCARPE BUCATE, Montura Editing, 2020
 
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