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Primo Mazzolari
Misericordia a bracciate
Ti trovi a spigolare in una libreria amica, ove la consuetudine di frequentazione rende confidenziale il rapporto ed ecco che gli occhi si posano su un libriccino di 120 pagine: Primo Mazzolari. Misericordia a bracciate. ll richiamo è invitante, anzi più che mai invitante. Lo sfogli e vi trovi lettere, del tutto inedite, che spaziano lungo l`arco di un quarantennlo, dal 1918 al 1959. Vari i destinatari: confratelli e laici, politici e parrocchiani scrittori, e seminaristi. Sono una settantina le lettere raccolte da don Bruno Bignami, cui è affidata la cura della Fondazione Mazzolari di Bozzolo. Non c`è una materia omogenea in questo epistolario se non la lezione della sua vita, percorsa e testimoniata nel richiamo evangelico. Sono la voce coerente di un prete, di un pastore d`anime. L`ultima di queste lettere è datata 2 aprile 1959, a pochi giorni dalla sua morte improvvisa, avvenuta il 12. E indirizzata a don Marino Santini, già suo vicario a Bozzolo e che era passato come parroco a Belforte. Sono parole paterne, ricche di esperienza pastorale e umana, rivolte a un giovane prete che con la sua pastorale giovanile aveva mosso le acque quiete di un paese. La data della morte di don Mazzolari fa emergere in chi scrive ricordi lontani. Come la voce del radiocronista, di primissimo mattino, che annunciava la sua improvvisa scomparsa. Proprio nel momento di lasciar casa per una scialpiinistica di più giorni. Una preghiera e poi il pensiero di quanti rendeva spiritualmente orfani il silenzio di tale voce profetica. Ne parliamo, certi che tra i nostri lettori, per ragioni danagrafe, c`e chi ha avuto in don Mazzolari un riferimento formativo. Basta il richiamo a Adesso, il quindicinale che dava voce ad attese, che avrebbero trovato ascolto nel vicino, anche se non ancora annunciato, Vaticano ll. Una viva testimonianza di fede, anche se purtroppo dolorante, quella di don Primo Mazzolari. Consola pensare che sono state ferite interiori lenite: da Papa Giovanni XXlll, che accogliendolo in unudienza ristretta con altri suoi confratelli, si rivolse a lui con la famosa frase «Ecco la tromba dello Spirito Santo in terra mantovana». Ma altro segno chiaro v`era stato nel novembre del 1957 quando larcivescovo di Milano, cardinal Montini, l`aveva chiamato, nel contesto della Missione evangelizzatrice alla città, a parlare ai tramvieri, agli intellettuali e ai carcerati. Recentissimo lomaggio resogli da Papa Francesco, con la preghiera sulla sua tomba a Bozzolo. In queste lettere c`e una traccia della nostra storia politica e civile, di un percorso di Chiesa. Farà bene leggere questa corrispondenza di don Mazzolari a chi, anche in parte, ha vissuto questa stagione. A chi risultasse estranea farà percepire i fermenti che l`hanno animata. Giovanni Padovani Primo Mazzolari. Misericordia a bracciate. Lettere, pagine 120, Edizioni Messaggero, euro 9