Recensioni libri di montagna

Oltre la vetta

Lorenzo Revojera

Oltre la vetta


Chi pensasse, aprendo il monumentale volume di Dante Colli “Oltre la vetta", di trovarsi fra le mani la biografia della coppia Boccalatte-Pietrasanta, farebbe dell`opera una valutazione riduttiva. In realtà, Colli - da serio ed esperto storico quale è - ci offre qualcosa di più: pur tenendo sempre al centro le vicende dei due giovani sposi alpinisti, delinea una vera e propria esegesi dell’alpinismo italiano intorno agli anni `30. Ma non si limita a quel periodo, che pure fu eccezionale per numero e qualità di protagonisti e obbiettivi raggiunti; ha spinto le sue ricerche in estensione e profondità, con incursioni nei periodi antecedente e seguente anche fuori dal nostro paese. In questo modo, ha valorizzato aspetti e personaggi poco noti e forse anche dimenticati, ognuno dei quali, letto da Colli, contribuisce ad “umanizzare" la storia del rapporto uomo-montagna. Colli non si limita al racconto: analizza, confronta, valuta gli stati d`animo e i sentimenti, studia le psicologie. Basti qualche esempio. La personalità di Ninì gli offre lo spunto per diffondersi sul tema dell’alpinismo femminile, con le relative implicazioni pratiche ed emotive; tema non nuovo. come sappiamo. Ma Colli rivela vicende rimaste fra le pieghe della storia: per esempio, le ascensioni di altre coppie di sposi, come quella di Norman Neruda con la moglie May, e di Theodor Wundt con Mary, e questo gli consente valutazioni inedite sul rapporto coniugi-montagna. Un altro tema sul quale il nostro autore si sofferma criticamente - a proposito della formazione alpinistica degli universitari ai tempi del fascismo - è quello delle scuole di arrampicata, nate prevalentemente nel decennio considerato. E fornisce tra l`altro un dato storico interessante, caduto peraltro nell`oblio: nel 1937 fu girato ad opera di Achille De Francesco il primo film, ormai introvabile, ad uso delle scuole. Titolo (abbastanza scontato per i gusti di oggi, ma nel suo genere fu un evento anticipatore): "Con piccozza e ramponi". Potrebbero sembrare divagazioni; ma l`autore non perde mai di vista la coppia Gabriele-Ninì, la cui vicenda fa da filo conduttore lungo le oltre trecento pagine. Le famiglie cui appartenevano, dotate di ampie disponibilità economiche, hanno consentito ad entrambi vaste possibilità d`azione; pertanto la loro attività alpinistica ha potuto estendersi per gran parte dell`anno: a Gabriele non mancava il tempo per dedicarsi aIl`altra sua passione, il pianoforte. Con i due hanno fatto cordata molti alpinisti famosi, come Leopoldo Gasparotto, Giusto Gervasutti, Piero Ghiglione, Renato Chabod e così via. Ciò consente a Colli di soffermarsi brevemente, ma in maniera efficace, su molti protagonisti del “periodo d`oro"; e di impostare, forse per la prima volta, un confronto fra le scuole alpinistiche torinese, milanese e valdostana. Ma nel libro, a testimonianza della profondità delle ricerche di Colli, troviamo anche storie che potremmo chiamare “minori” come quelle di Giuseppe Dorn, Eugenio Fasana, Mario Dell`Oro "Boga", Mary Varale, Romano Balabio... Non mancano in "Oltre la vetta" - che è dotato di un ricco corredo fotografico proveniente dall`archivio di famiglia, ora custodito dal figlio Lorenzo - episodi e valutazioni molto equilibrate circa l`influenza del regime fascista sulle imprese alpinistiche di quel decennio. Da Colli veniamo altresì a sapere di avvenimenti minori ma interessanti: come il recente ritrovamento - ad opera di Pietro Crivellaro - in una cassaforte parigina di una serie di antichi acquerelli d`epoca dedicati alla celebre ascensione al Monte Bianco di Henriette d`Angeville (1838). Credo lecito affermare che questa opera di Dante Colli ha il merito di andare oltre il genere classico della letteratura di montagna: in estrema sintesi, vi si trovano alpinisti sì, ma soprattutto persone. Trascrivo qui alcune frasi, adatte a restituire almeno in piccola parte il clima dell`intero racconto: ...Le giornate passate in montagna, le imprese e i rischi convalidano I`armonia interiore fra Gabriele e Ninì come espressione attiva così come avviene per una testimonianza e un gesto d’amore... Le doti che sono quelle della vita di ogni giorno, in montagna emergono nella loro massima espressione, vengono sperimentate, messe alla prova e si cresce insieme in volontà, fermezza, capacità di sacrificio. Abbiamo così il ritratto di una meravigliosa coppia di giovani segnata dalla montagna: un romanzo di vita vissuta incastonato in un periodo cruciale della storia alpinistca. Lorenzo Revojera Oltre la vetta - vita e imprese di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, di Dante Colli, edizione Nuovi Sentieri/Club Alpino Italiano, pagg. 310 € 39
 
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