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AA.VV.
En tant che no te gai da far...
ll titolo che sta in copertina del grazioso libro che qui segnaliamo, con non poca commozione, deve essere completato con "e prima che me dismentega". Così completato diventa uno dei tanti "deti!" (le massime") che fanno parte della memoria che Bruno Detassis ha lasciato di sé. Sì, Detassis, il custode del Brenta", che una miriade di alpinisti, più o meno di punta, ha incontrato lungo vari decenni, transitando o pernottando al rifugio Alberto e Maria al Brentei, a cospetto della Tosa. Bruno Detassis, che in quellanfiteatro di guglie aveva aperto, ancora giovane, con Enrico Giordani, stupende vie, lasciandovi il marchio di una particolare eleganza arrampicatoria. Il "Bruno" che fu sempre largo di suggerimenti, di consigli verso quei giovani che a lui si avvicinavano per beneficiare della sua esperienza e della generosità, propria di un Maestro, che la sa far fruttare, donandola. Bruno Detassis chiuse da patriarca la sua giornata terrena nel 2008, quasi centenario. Questanno nel decennale della sua scomparsa il Trentofilmfestival l`ha ricordato con due importanti iniziative: una bella mostra biografica nel Palazzo della Provincia autonoma, e una serata all`auditorium Santa Chiara (si vedano i servizi dal Festival). A queste se ne è affiancata una editoriale, curata dalla famiglia, che raccoglie una parte dei suoi pensieri, delle esternazioni che elargiva ex abundantia cordis. Talune di esse sono già patrimonio comune per tradizione orale, altre (molte), specie negli ultimi anni, vennero registrate nell`ambito della sua cerchia familiare. Altre sono state trovate nel suo archivio scritturale, nei suoi appunti, dai figli Roberta e Claudio. Pillole di saggezza, che un alpinista dovrebbe avere sempre in una tasca dello zaino. Eccone qualcuna, come stuzzicante richiamo: Ricordetel ben, Se rampega prima cola testa, poi coi pei e sol ala fin cole man. La miglior vittoria in montagna è ritornare. Presto in montagna, presto a casa. ln cordata ci si deve rispettare: se uno dice torniamo si deve tornare. Così dopo un lavoro di cernita, fior da fiore, i familiari hanno realizzato un devoto omaggio al loro Bruno, perché la memoria preziosa del loro Caro, continuasse a restar viva e a dar frutto formativo nelle nuove generazioni, coltivando la lezione del suo alpinismo, permeato di classicità e di umanesimo. Ecco quindi che, grazie all`estro creativo di Fabio Vettori (sì, quello delle "formichine"), il progetto si è fatto realtà. Ne è scaturita una antologia (fior da fiore, appunto) di pensieri per la vita", cui dà visibilità, pagina per pagina, un festante esercito di simpatiche formichine. I figli, Roberta e Claudio, nel presentarlo, lo dedicano agli Amici". Ad oggi il privilegio di compulsarlo come proprio è di pochi, minoritario rispetto ai sicuramente tanti che potrebbero gustarlo e rinverdire momenti di un Brentei" che è stato pure loro. Ci auguriamo che il volume si faccia conoscere attraverso le piccole biblioteche di rifugio (e forse la SAT potrebbe far propria questa operazione) e che comunque possa divulgarsi come novello samizdat. Giovanni Padovani En tant che no te gai da far. Frasi di Bruno Detassis, con ampio corredo illustrativo di Fabio Vettori, pagine 102. Edizione privata.