Recensioni libri di montagna

Ski spirit - Sciare oltre le piste

Giorgio Dàidola

Ski spirit - Sciare oltre le piste


“Ski spirit", pubblicato nel 2016 per Alpine Studio e vincitore del Premio Gambrinus “G.Mazzotti" 2016 Sezione Alpinismo, è un volume con forte carica autobiografica, nel quale Giorgio Dàidola ha davvero vo luto mettere tutto se stesso. E’ stato recentemente presentato a Genova, in occasione di un incontro con l`autore organizzato dalla Giemme di Genova e dal CAI Ligure nell`ambito della Rassegna “La montagna vista dal mare". In questo libro Dàidola parla del suo modo di vivere lo sci, non solo come sport, ma come viaggio alla ricerca delle emozioni profonde che offre la montagna bianca, uno sci che coinvolge le sfere dello spirito, che invita a seguire le tracce degli scrittori-sciatori del passato e a recuperare il piacere di “mettersi in viaggio", il valore della “lentezza”, dell`assaporare le esperienze fino in fondo. “Ci sono tanti modi di vivere lo scialpinismo" scrive Leonardo Bizzarro nella prefazione “ma uno solo è tessuto dentro le pagine di questo libro". “Non è lo sci delle tutine, la toccata e fuga di chi corre solo per aggiungere una cima al carnet, senza che rimanga nulla di ciò che è stato prima e dopo". “E’ lo sci-viaggio" continua Bizzarro “spedizioni leggerissime (non altrettanto lievi sulle spalle) verso le montagne del mondo, ben diverse dalle veloci gite esaurite in una mattina per essere a valle già all`ora di pranzo". “ln questi ultimi trent`anni" scrive Dàidola nell`introduzione al volume “ho scoperto che lo sci non è solo piacere di scivolare, in salita e in discesa, ma anche e soprattutto di viaggiare, di conoscere persone e luoghi, di condividere, di scrivere, di fotografare, di recuperare il passato, di fantasticare. Si è trattato della scoperta di quello che io chiamo ski spirit". Il libro è idealmente diviso in due parti, complementari ma strettamente legate. Una prima parte offre una carrellata di alcuni dei numerosi sci-viaggi dell’autore, che spaziano da aree, spesso vicine a noi, nelle quali lo scialpinismo è poco praticato, e che proprio per questo regalano inaspettate soddisfazioni “esplorative" (Grecia, Albania, Libano ecc.) ad altre, più esotiche, dove le spedizioni di Dàidola costituiscono veri e propri “exploit" sulle più alte montagne del mondo (Muztagh-Ata, Kedar Dome, Shisha Pangma, ecc). Con il comune denominatore di un`esperienza che si allarga dal mero esercizio fisico alla scoperta di nuovi orizzonti e alla valorizza zione della cultura antropologica. Una seconda parte contiene una serie di pensieri sullo sci, sui diversi modi di viverlo, sul primato che ha lo sci a tallone libero, il “telemark", in quanto sci “libero per eccellenza". In questa ampia sezione del volume, l`autore sposta il baricentro dell`attenzione dal viaggio fisico a quello spirituale, “un viaggio" scrive nell’introduzione “attraverso modi diversi di vivere lo sci, che hanno in comune uno stacco netto dal mondo ripetitivo delle piste, delle autostrade della neve, troppo lisce, sicure, costose e affollate. Troppo banali per coinvolgere le sfere dello spirito". Soprattutto i grandi comprensori sciistici, che, in annate sempre più magre di neve, fondano il proprio business sul “paracadute” della neve artificiale, sono per Daidola il simbolo di una società moderna accelerata ed insensibile. L`autore immerge il lettore in riflessioni davvero a tutto campo, che spaziano da considerazioni squisitamente autobiografiche sulle diverse circostanze e situazioni nel quale ognuno vive la propria passione per lo sci, ad altre di respiro più lieve, quale l`elogio della “traccia”, la firma dello sciatore, l`espressione della sua personalità, del suo stile, del suo modo di vivere l’ambiente e lo sci, intesa in questo ambito come vera e propria forma d`arte. “Lo ski spirit" scrive ancora l`autore è “ anche voglia di viaggiare con la fantasia, di tentare nuove forme di espressione, di riflettere su quanto sta accadendo nel mondo dello sci e di andare, se necessario, controcorrente." “Ski spirit" è un volume in grado da un lato di fornire spunti originali a chi voglia uscire dagli schemi consolidati per proiettare il proprio scialpinismo in una dimensione più esplorativa, dall`altro di far riflettere sul valore storico e culturale dello sci e sugli aspetti più deteriori di come viene oggi proposto dalla società del “mordi e fuggi". ln entrambi i casi, un`occasione per far crescere lo ski spirit che è dentro di noi! Guido Papini Ski spirit, di Giorgio Daidola, Alpine Studio editore, pagine 336, euro 17
 
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