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Vittorio Corà, Mauro Passarin
Guerra sull`Altopiano
La Grande Guerra è stata l`evento che più di ogni altro ha profondamente trasformato il territorio dell`Altopiano dei Sette Comuni e segnato indelebilmente la storia personale e collettiva delle sue popolazioni. Un altopiano che rappresenta sicuramente uno dei più interessanti esempi di "paesaggio storico", un`isola della memoria (per usare le parole di Mario lsnenghi) di quella guerra aspra e dolorosa, combattuta centanni fa da milioni di uomini di diverse tradizioni, etnie e lingue. Un volume a più mani, di grande formato (cm 22x28) e riccamente illustrato da un importante repertorio di immagini e disegni d`epoca, carte tematiche e impressionanti foto attuali, anche aeree, provenienti da diversi archivi europei. Potremmo dire una piccola enciclopedia che raccoglie, in sezioni susseguenti, i diversi aspetti della terribile epopea della Prima Guerra mondiale sull`Altopiano dei Sette Comuni. Dopo un`approfondita introduzione dello storico Mario lsnenghi, la prima sezione - La catastrofe - riassume la cronaca dei quattro anni di eventi bellici e delle tragiche vicende della popolazione civile. Con doverose citazioni anche degli scritti di altri autori, quali Giuseppe De Mori e Gianni Pieropan, che a suo tempo descrissero così bene i fatti accaduti. dalla guerra dei forti" alla Strafexpedition, alla tragica battaglia dell`Ortigara fino alla battaglia dei Tre Monti, l`inizio della riscossa nel gennaio del 1918. Si prosegue con La militarizzazione del territorio dove gli autori descrivono ampiamente come venne trasformato l`altopiano per adattarlo alle necessità della guerra: strade, acquedotti, teleferiche, magazzini, stazioni e tutto l`imponente apparato logistico affidato a centinaia di uomini a supporto dei combattenti in prima linea. La ricostruzione ci descrive il primo dopoguerra e il difficile ritorno alla normalità: i vari progetti per la ricostruzione dei paesi distrutti, il rientro dei profughi, la pericolosa ma necessaria opera di bonifica del territorio e le vicende (spesso finite in tragedia) dei recuperanti che per decenni cercarono reperti bellici di ogni tipo per ricavarne con la vendita un soldo per tirare avanti. Nel capitolo La memoria viene approfondita la nascita e l`evoluzione del culto della memoria condivisa che, in particolare nelle zone a ridosso della linea del fronte, ancora oggi è ben presente nella tradizione culturale popolare. Sono i luoghi dei combattimenti, molti dei quali fortunatamente ripristinati grazie a contributi comunitari, negli anni recenti, e quindi teatro di un rinnovato "turismo di guerra. Non poteva mancare - ed è stata una parte affidate alla penna di Mario lsnenghi - un excursus sulla celebrazione letteraria: la guerra narrata. I quattro anni di guerra scorrono con citazioni dei molti scrittori-soldati, come Lussu, Gadda, Moneili, Frescura, Weber, Gasparotto, i fratelli Stuparich ma anche dei giovane don Giovanni Rossi, chierico di Contra` Sasso e anche di penne contemporanee come Mario Rigoni Stern, Gianni Pieropan e Claudio Rigon. ln conclusione, il libro è una raccolta delle diverse fasi sociali, di identità degli individui ed economiche di quel conflitto che per le comunità dell`Altopiano - come ha scritto Mario Rigoni Stern - rappresentò la fine di un mondo". Un sentito e riverente pensiero, infine, desideriamo qui esprimere per uno dei curatori, Vittorio Corà, tragicamente perito in montagna alcuni giorni dopo l`uscita dei volume. Guerra sull`Altopiano, a cura di Vittorio Corà e Mauro Passarin, Cierre Edizioni, 2015, pagg. 280, ricca iconografia a colori e b/n, . 35