Recensioni libri di montagna

TA PUM Lettere dal fronte

Lucia Beltrame Menini (a cura di)

TA PUM Lettere dal fronte


Nel leggere le oltre 400 pagine del volume TA PUM Lettere dal fronte si resta impressionati dalla mole del lavoro compiuto da Lucia Beltrame Menini per la ricerca, la scelta e la trascrizione di testimonianze di militari impegnati su vari fronti nel corso della Grande Guerra. Si tratta di soldati nati e vissuti in due paesi della provincia di Verona (San Pietro di Morubio e Bonavicina) che, come accadde in tutte le regioni italiane, vennero chiamati alle armi, con limitatissimi esoneri, alla vigilia e durante il conflitto, e assegnati a varie armi (alpini, artiglieria, bersaglieri, genio ecc.) operanti su tutti i fronti: Isonzo, Trentino, Vicentino, Cadorino. Il libro si divide in varie parti o sezioni. La prima comprende il capitolo delle Note storiche inerenti lo sviluppo del conflitto: le cause, la situazione politica, economica, militare e sociale degli stati belligeranti, lo svolgimento delle complesse operazioni belliche riferentesi soprattutto ai nostri fronti. [...]. E` in questa parte che si leggono oltre 200 documenti (lettere, memorie, appunti), scritti dai protagonisti o dettati ad un commilitone in un italiano talvolta incerto, alterato, approssimativo nel quale si possono cogliere, però, tutti i profondi sentimenti sofferti e superati dal soldato nell`aspra vita al fronte. I manoscritti sono stati trascritti fedelmente, con gli errori grammaticali o di ortografia in modo da non disperdere la loro autenticità. [...]. La seconda parte descrive l`appassionante esperienza militare del sottufficiale granatiere Giuseppe Maestrello che nel dopoguerra (è deceduto nel 1964) ha voluto approfondire e completare gli appunti scritti dall`inizio delle ostilità al giorno della sua cattura avvenuta nel novembre 1917 nel corso della ritirata di Caporetto. E` una lunga testimonianza umana (un diario di una sessantina di pagine) scritta in un buon italiano, trascritta fedelmente dalla curatrice L.B. Menini alla quale va il grande merito di aver arricchito il Diario inserendo alcune sue parti in un preciso contesto storico. [...]. Scrive L.B. Menini che le memorie dei combattenti morubiane sono anche servite per dare una spinta ai famigliari (figli, nipoti, conoscenti) a riportare integralmente momenti, situazioni, significativi episodi dell`allora soldato al fronte. E` questa la terza parte del volume intitolato Coscienza del ricordo. [...]. A onore di tutte le lettere dei protagonisti, mai si coglie nelle loro parole, scrive la Menini: "Senso di ribellione, di protesta o di rifiuto: prima di tutto il dovere, i principi, i valori". Il Volume, con il corredo di belle fotografie di vita di soldati al fronte, si chiude con il saluto della curatrice Lucia Beltrame Menini nel quale precisa che l`impegno profuso nell`accurata, approfondita ricerca tendeva a riportare alla luce e ridare senso a valori che: "...Risultano così assopiti nella società attuale come l`amor Patria, il concetto di famiglia, il privilegio dell`onestà, il trionfo dell`amore". [...]. Dalla recensione di Lucio Alberto Fincato apparsa su Giovane Montagna n. 4/06 pagg. 47 e ss..
 
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