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Assemblea dei Delegati 2022 - ECCOCI!
Sabato 22 ottobre 2022, i Delegati della Giovane Montagna si sono dati appuntamento a Roverè Veronese per l’annuale Assemblea dei Delegati convocata, come di consueto, per fare il punto sullo stato dell’Associazione e per deliberare su bilanci e programmi di interesse comune, ma destinata anche a rappresentare una tappa importante della “lunga marcia” che da qualche anno vede il Sodalizio, nato nel 1914, impegnato a percorrere la via del rinnovamento.
La tappa è stata felicemente completata l’indomani, domenica 23 ottobre alle ore 13,00, e i sorrisi che ritraggano i partecipanti appena prima della partenza non sono di circostanza.
In questi due giorni, scanditi dall’ottima organizzazione della sezione di Verona, si sono viste tante energie all’opera e la pandemia, con le sue chiusure e le sue storture, sembrava davvero assai lontana.
Dopo il benvenuto pronunciato da Stefano Vezzoso, Presidente Centrale, e da Alessandro Giambenini, presidente della Sezione Scaligera, i presenti hanno chiamato il Vicepresidente Centrale Carlo Nenz ad assumere le funzioni di presidente dell’Assemblea e si è iniziato a seguire il fitto programma della giornata.
La parola è passata a Giuliano Menegazzi Presidente del Parco della Lessinia e ad Antonio Guerreschi presidente della Sezione CAI di Verona: il primo ha ricordato l’attività che sta portando avanti il Parco ed ha stimolato tutti ad essere attenti al tema delle specificità culturali dei territori, mentre il secondo ha sottolineato le difficoltà cui va incontro un’associazione alpinistica come il CAI, coinvolta anche nelle attività di Soccorso Alpino, in un contesto dove i frequentatori della montagna sono sempre più impreparati e l’importanza che sta assumendo il fenomeno della Montagnaterapia.
È stata poi la volta del pensiero spirituale che da sempre precede i lavori. A farlo è stato don Flavio Gelmetti che ha parlato del Creato e della necessità di trovare un’armonia fra uomo e ambiente che lo circonda, facendo un parallelo con la sua esperienza di corista (vai all’intervento completo).
Altro momento significativo, ma purtroppo carico di tristezza, il ricordo di Enrico Fogato, Consigliere Centrale di lungo corso, colonna portante della sezione di Vicenza e recentissimamente nominato socio onorario GM: il destino ha voluto che salisse in Cielo prima di ascoltare la laudatio che avevano preparato i soci di Vicenza e la sua nuova tessera di socio onorario è stata consegnata, fra gli applausi scroscianti, alla sua Lisa.
Ed è poi arrivato il momento della Relazione Morale sullo stato della Giovane Montagna (vai al documento). Stefano Vezzoso ha parlato a braccio: si è soffermato innanzitutto sulla ripresa delle varie attività e sull’incremento del corpo sociale, ricordando tuttavia che in realtà come la GM conta il numero dei “soci” e non quello dei “tesserati”; ha, poi, richiamato i traguardi comunque raggiunti in due anni contraddistinti da molte difficoltà, ma avvertendo che la strada per il rinnovamento è ancora lunga; ha guardato al futuro immediato e prossimo, comunicando che la Presidenza Centrale si è impegnata nell’organizzazione di un convegno di ampio respiro dedicato alla montagna che si terrà a breve in Città del Vaticano ed ha fortemente voluto organizzare per il 2024 una spedizione alpinistica ed escursionistica con finalità di promozione sociale. In chiusura del suo intervento Vezzoso ha ancora comunicato una notizia last minute: l’assicurazione infortuni può essere estesa ai soci compresi nella fascia di età compresa fra gli ottanta e ottantacinque anni, ma ci vuole il via libera dei Delegati per autorizzare la Presidenza a modificare le condizioni contrattuali.
Avendo l’Assemblea stabilito che molti degli argomenti trattati potevano essere discussi, per la loro attinenza, con gli altri punti all’ordine del giorno, la parola è stata ceduta al Tesoriere Carlo Farini che ha illustrato “con la forza dei numeri” il Bilancio di esercizio 2021/2022, evidenziando il risultato positivo finale dovuto al “combinato disposto” rappresentato dall’aumento delle quote deliberato lo scorso anno e dal contenimento dei costi di funzionamento della Sede Centrale. Concetti, questi, che sono stati sottolineati nella relazione tramite la quale i Revisori dei Conti, per bocca del loro presidente, Luciano Caprile, hanno confermato la corretta tenuta della contabilità sociale ed hanno concluso per l’approvazione del bilancio.
L’Assemblea ha approvato il bilancio all’unanimità, mentre è stata adottata a maggioranza la delibera con cui la Presidenza è stata autorizzata a concludere l’accordo che consentirà a tutti i soci fino a ottantacinque anni di usufruire della copertura contro gli infortuni.
L’ordine del giorno è proseguito con l’illustrazione del programma delle manifestazioni intersezionali 2023 delegate alle sezioni (relatrice la Vice Presidente Centrale Maria Serena Peri) e si è preso nota che il Rally e la Gara con Racchette da Neve, annullati lo scorso anno per assenza di neve, si svolgeranno sempre in Valle d’Aosta ma in località dove la “materia prima” non dovrebbe mancare e che la Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi ed il Raduno Intersezionale Estivo permetteranno di festeggiare due importanti centenari: l’inaugurazione del Santuario / Rifugio al Rocciamelone e la costituzione della Sezione di Ivrea (vai alla Tabella Manifestazioni Intersezionali).
L’attenzione si è rivolta prima alla Rivista di cui ha parlato diffusamente il suo Direttore Guido Papini e quindi, più in generale, alla comunicazione interna ed esterna: aspetto, questo, che trova o dovrebbe trovare coinvolte in prima linea tutte le sezioni, come ha spiegato efficacemente Stefano Dambruoso, Consigliere Centrale delegato alla gestione del sito internet.
Alla chiusura della prima giornata di lavori, ha fatto seguito la celebrazione della S. Messa officiata da don Flavio Gelmetti ed animata dal coro della sezione di Verona. Nel dopo cena vi sono state le testimonianze di Sofia Chiudinelli Fiorini e di Mattia Cacciatori, giovane coppia di pastori transumanti della Lessinia, che hanno spiegato le ragioni che li hanno portati ad abbandonare importanti carriere (addetta culturale di ambasciata lei, fotoreporter internazionale lui) per intraprendere un mestiere che, pur essendo pieno di fatiche, si è rivelato capace di riconciliare i nostri ospiti con il mondo che li circonda.
La ripresa dei lavori l’indomani ha visto l’intervento di Tonia Banchero, che cura l’Archivio Centrale, intervento incentrato sui documenti di archivio utili per ricostruire la storia che sta dietro ai due centenari di prossimo festeggiamento, nonché su documentazione che ricordava la figura di una giovane socia veronese perita in un incidentemente in montagna verificatosi negli anni Cinquanta del secolo scorso.
E dopo il tuffo nel passato, il salto nel futuro con l’illustrazione da parte di Stefano Risatti (sezione di Torino) e di Daniele Cardellino (C.C.A.SA.) del programma della Spedizione Alpinistica ed Escursionistica in Bolivia; la Spedizione si svolgerà nel 2024 e, prima di allora, si terranno una serie di incontri propedeutici, gestiti dalla Commissione Centrale di Alpinismo e di Scialpinismo (C.C.A.SA.), utili a verificare le capacità tecniche dei partecipanti e a favorire la loro reciproca conoscenza. L’iniziativa vuole avere, come la Spedizione organizzata in Perù vent’anni fa, un ruolo di promozione sociale. Finalità e programma sono stati accolti da grande interesse dei delegati e sono stati approvati, con l’auspicio della Presidenza che le sezioni sapranno fare da ponte con i soci per metterli in condizione di conoscere l’iniziativa e di comprenderne lo spirito.
È stato poi il turno di Alberto Martinelli, Presidente della C.C.A.SA., che ha relazionato sull’esito dell’attività svolta dalla Commissione sottolineando la volontà di investire sempre sulla formazione e ricordando l’esperienza senz’altro positiva degli incontri di formazione ad invito che sono stati organizzati negli ultimi tre anni.
Ancora un passaggio formale rappresentato dall’approvazione del programma C.C.A.SA. e quindi, dulcis in fundo, la parola ai giovani.
A farsi portavoce delle idee e delle aspettative della parte effettivamente giovane del nostro corpo sociale sono stati Emma Piccoli, Francesco Giambenini e Riccardo Ferrari; le loro parole non sono passate inosservate ed hanno riscosso unanime apprezzamento gli inviti rivolti ad investire (anche economicamente) sui più sui giovani.
In una cornice di rinnovato ottimismo generata dall’entusiasmo dei tre giovani veronesi, si è consumata la parte finale dell’Assemblea con l’approvazione della Relazione Morale preceduta da alcuni interventi utili a sottolineare le priorità da affrontare per il nuovo anno sociale.
L’Assemblea stava per sciogliersi, occorreva affrontare il ritorno a casa su strade piuttosto congestionate dal traffico domenicale e qualcuno già se ne era andato. Ma c’è stato il tempo per ascoltare il resoconto dei lavori in strofe preparato con la solita maestria e rapidità dalla Vicepresidente Centrale Maria Serena Peri e per la foto finale di gruppo.
La tappa è quindi finita ed è iniziata quella che porterà i Delegati ritrovarsi a Roma, lungo il cammino di un 2023 che, date le premesse, si prospetta intenso e ricco di soddisfazioni.
Redazione Sito Internet
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La tappa è stata felicemente completata l’indomani, domenica 23 ottobre alle ore 13,00, e i sorrisi che ritraggano i partecipanti appena prima della partenza non sono di circostanza.
In questi due giorni, scanditi dall’ottima organizzazione della sezione di Verona, si sono viste tante energie all’opera e la pandemia, con le sue chiusure e le sue storture, sembrava davvero assai lontana.
Dopo il benvenuto pronunciato da Stefano Vezzoso, Presidente Centrale, e da Alessandro Giambenini, presidente della Sezione Scaligera, i presenti hanno chiamato il Vicepresidente Centrale Carlo Nenz ad assumere le funzioni di presidente dell’Assemblea e si è iniziato a seguire il fitto programma della giornata.
La parola è passata a Giuliano Menegazzi Presidente del Parco della Lessinia e ad Antonio Guerreschi presidente della Sezione CAI di Verona: il primo ha ricordato l’attività che sta portando avanti il Parco ed ha stimolato tutti ad essere attenti al tema delle specificità culturali dei territori, mentre il secondo ha sottolineato le difficoltà cui va incontro un’associazione alpinistica come il CAI, coinvolta anche nelle attività di Soccorso Alpino, in un contesto dove i frequentatori della montagna sono sempre più impreparati e l’importanza che sta assumendo il fenomeno della Montagnaterapia.
È stata poi la volta del pensiero spirituale che da sempre precede i lavori. A farlo è stato don Flavio Gelmetti che ha parlato del Creato e della necessità di trovare un’armonia fra uomo e ambiente che lo circonda, facendo un parallelo con la sua esperienza di corista (vai all’intervento completo).
Altro momento significativo, ma purtroppo carico di tristezza, il ricordo di Enrico Fogato, Consigliere Centrale di lungo corso, colonna portante della sezione di Vicenza e recentissimamente nominato socio onorario GM: il destino ha voluto che salisse in Cielo prima di ascoltare la laudatio che avevano preparato i soci di Vicenza e la sua nuova tessera di socio onorario è stata consegnata, fra gli applausi scroscianti, alla sua Lisa.
Ed è poi arrivato il momento della Relazione Morale sullo stato della Giovane Montagna (vai al documento). Stefano Vezzoso ha parlato a braccio: si è soffermato innanzitutto sulla ripresa delle varie attività e sull’incremento del corpo sociale, ricordando tuttavia che in realtà come la GM conta il numero dei “soci” e non quello dei “tesserati”; ha, poi, richiamato i traguardi comunque raggiunti in due anni contraddistinti da molte difficoltà, ma avvertendo che la strada per il rinnovamento è ancora lunga; ha guardato al futuro immediato e prossimo, comunicando che la Presidenza Centrale si è impegnata nell’organizzazione di un convegno di ampio respiro dedicato alla montagna che si terrà a breve in Città del Vaticano ed ha fortemente voluto organizzare per il 2024 una spedizione alpinistica ed escursionistica con finalità di promozione sociale. In chiusura del suo intervento Vezzoso ha ancora comunicato una notizia last minute: l’assicurazione infortuni può essere estesa ai soci compresi nella fascia di età compresa fra gli ottanta e ottantacinque anni, ma ci vuole il via libera dei Delegati per autorizzare la Presidenza a modificare le condizioni contrattuali.
Avendo l’Assemblea stabilito che molti degli argomenti trattati potevano essere discussi, per la loro attinenza, con gli altri punti all’ordine del giorno, la parola è stata ceduta al Tesoriere Carlo Farini che ha illustrato “con la forza dei numeri” il Bilancio di esercizio 2021/2022, evidenziando il risultato positivo finale dovuto al “combinato disposto” rappresentato dall’aumento delle quote deliberato lo scorso anno e dal contenimento dei costi di funzionamento della Sede Centrale. Concetti, questi, che sono stati sottolineati nella relazione tramite la quale i Revisori dei Conti, per bocca del loro presidente, Luciano Caprile, hanno confermato la corretta tenuta della contabilità sociale ed hanno concluso per l’approvazione del bilancio.
L’Assemblea ha approvato il bilancio all’unanimità, mentre è stata adottata a maggioranza la delibera con cui la Presidenza è stata autorizzata a concludere l’accordo che consentirà a tutti i soci fino a ottantacinque anni di usufruire della copertura contro gli infortuni.
L’ordine del giorno è proseguito con l’illustrazione del programma delle manifestazioni intersezionali 2023 delegate alle sezioni (relatrice la Vice Presidente Centrale Maria Serena Peri) e si è preso nota che il Rally e la Gara con Racchette da Neve, annullati lo scorso anno per assenza di neve, si svolgeranno sempre in Valle d’Aosta ma in località dove la “materia prima” non dovrebbe mancare e che la Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi ed il Raduno Intersezionale Estivo permetteranno di festeggiare due importanti centenari: l’inaugurazione del Santuario / Rifugio al Rocciamelone e la costituzione della Sezione di Ivrea (vai alla Tabella Manifestazioni Intersezionali).
L’attenzione si è rivolta prima alla Rivista di cui ha parlato diffusamente il suo Direttore Guido Papini e quindi, più in generale, alla comunicazione interna ed esterna: aspetto, questo, che trova o dovrebbe trovare coinvolte in prima linea tutte le sezioni, come ha spiegato efficacemente Stefano Dambruoso, Consigliere Centrale delegato alla gestione del sito internet.
Alla chiusura della prima giornata di lavori, ha fatto seguito la celebrazione della S. Messa officiata da don Flavio Gelmetti ed animata dal coro della sezione di Verona. Nel dopo cena vi sono state le testimonianze di Sofia Chiudinelli Fiorini e di Mattia Cacciatori, giovane coppia di pastori transumanti della Lessinia, che hanno spiegato le ragioni che li hanno portati ad abbandonare importanti carriere (addetta culturale di ambasciata lei, fotoreporter internazionale lui) per intraprendere un mestiere che, pur essendo pieno di fatiche, si è rivelato capace di riconciliare i nostri ospiti con il mondo che li circonda.
La ripresa dei lavori l’indomani ha visto l’intervento di Tonia Banchero, che cura l’Archivio Centrale, intervento incentrato sui documenti di archivio utili per ricostruire la storia che sta dietro ai due centenari di prossimo festeggiamento, nonché su documentazione che ricordava la figura di una giovane socia veronese perita in un incidentemente in montagna verificatosi negli anni Cinquanta del secolo scorso.
E dopo il tuffo nel passato, il salto nel futuro con l’illustrazione da parte di Stefano Risatti (sezione di Torino) e di Daniele Cardellino (C.C.A.SA.) del programma della Spedizione Alpinistica ed Escursionistica in Bolivia; la Spedizione si svolgerà nel 2024 e, prima di allora, si terranno una serie di incontri propedeutici, gestiti dalla Commissione Centrale di Alpinismo e di Scialpinismo (C.C.A.SA.), utili a verificare le capacità tecniche dei partecipanti e a favorire la loro reciproca conoscenza. L’iniziativa vuole avere, come la Spedizione organizzata in Perù vent’anni fa, un ruolo di promozione sociale. Finalità e programma sono stati accolti da grande interesse dei delegati e sono stati approvati, con l’auspicio della Presidenza che le sezioni sapranno fare da ponte con i soci per metterli in condizione di conoscere l’iniziativa e di comprenderne lo spirito.
È stato poi il turno di Alberto Martinelli, Presidente della C.C.A.SA., che ha relazionato sull’esito dell’attività svolta dalla Commissione sottolineando la volontà di investire sempre sulla formazione e ricordando l’esperienza senz’altro positiva degli incontri di formazione ad invito che sono stati organizzati negli ultimi tre anni.
Ancora un passaggio formale rappresentato dall’approvazione del programma C.C.A.SA. e quindi, dulcis in fundo, la parola ai giovani.
A farsi portavoce delle idee e delle aspettative della parte effettivamente giovane del nostro corpo sociale sono stati Emma Piccoli, Francesco Giambenini e Riccardo Ferrari; le loro parole non sono passate inosservate ed hanno riscosso unanime apprezzamento gli inviti rivolti ad investire (anche economicamente) sui più sui giovani.
In una cornice di rinnovato ottimismo generata dall’entusiasmo dei tre giovani veronesi, si è consumata la parte finale dell’Assemblea con l’approvazione della Relazione Morale preceduta da alcuni interventi utili a sottolineare le priorità da affrontare per il nuovo anno sociale.
L’Assemblea stava per sciogliersi, occorreva affrontare il ritorno a casa su strade piuttosto congestionate dal traffico domenicale e qualcuno già se ne era andato. Ma c’è stato il tempo per ascoltare il resoconto dei lavori in strofe preparato con la solita maestria e rapidità dalla Vicepresidente Centrale Maria Serena Peri e per la foto finale di gruppo.
La tappa è quindi finita ed è iniziata quella che porterà i Delegati ritrovarsi a Roma, lungo il cammino di un 2023 che, date le premesse, si prospetta intenso e ricco di soddisfazioni.
Redazione Sito Internet
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