20 ANNI DI BAITA DI VERSCIACO E INTITOLAZIONE BAITA A GIOVANNI PADOVANI
Lo scorso 9 ottobre, la Sezione di Verona ha festeggiato i 20 anni della Baita di Versciaco.
Nel lontano Natale del 2001, nella vecchia stazione di Versciaco, ristrutturata con passione e competenza da molti soci volontari della sezione di Verona, guidati dal grande carisma di Giovanni Padovani, prendeva forma il primo accantonamento nella Baita.
Da allora più di 3000 soci ed amici hanno frequentato in diversi soggiorni la Baita, sempre in clima di amicizia e di serenità, tornando a casa arricchiti di esperienze indimenticabili di vita in comunità, con confronti sulla vita associativa e condivisone dei servizi, effettuando escursioni tra meravigliose vette d’estate e scivolando con gli sci sulle candide nevi invernali.
Una ricchezza che continua a permeare di positività la nostra associazione e una ricchezza a disposizione di tutte le Sezioni.
Domenica 9 ottobre, alla presenza di una quarantina di soci, il Presidente della Cooperativa Giovane Montagna ed il Presidente della Sezione di Verona hanno ricordato il percorso fatto per “arrivare a Baita”, proprio come diceva Giovanni, cioè per arrivare ad ottenere una casa accogliente ed aperta come è oggi.
Senza la guida di Giovanni, il lavoro dietro le quinte della sua Rosa, la dedizione del nostro architetto Averardo, e senza la passione di tutti i volontari che, da allora ad oggi, instancabili mettono a disposizione la loro passione, tutto ciò non avrebbe potuto essere realizzato.
Per questo la Casa di Versciaco si chiama da oggi “Baita Giovanni Padovani”: il momento solenne ha trovato il suo coronamento con la posa, nell’accogliente salone, di una targa scolpita in legno con lo sfondo delle Tre Cime di Lavaredo, simbolicamente abbinate a Giovanni, Rosa e Averardo, e idealmente rappresentanti le tre qualità ricordateci dal nostro Presidente Alessandro: Accoglienza, Esempio e Riconoscenza.
Contiamo sulla Baita quale solida base per il futuro della Giovane Montagna.
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La targa posta nel salone della Baita, con una bellissima foto di Giovanni e Rosa ed una altrettanto significativa immagine di Giovanni con Averardo.