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Al Passo della Presolana si consolida la ripartenza
Oltre centoventi persone hanno partecipato al Raduno Intersezionale Estivo organizzato dalla Sezione di Milano al Passo della Presolana da venerdì 19 a domenica 21 settembre.
La serata di venerdì sera è stata trascorsa con Mauro Villa, responsabile del Parco delle Orobie Bergamasche, che, avvalendosi di immagini, ha descritto le bellezze e le ricchezze faunistiche del Parco, stimolando più di una curiosità.
La mattina del sabato si sono svolte le tre escursioni in programma caratterizzate da altrettante scale di difficoltà, escursioni che sono risultate di ampia soddisfazione ed hanno permesso di ammirare la Presolana in tutta la sua maestosità e così di unirci, anche fattivamente, ai festeggiamenti per il 150° della prima ascensione a questa bellissima Montagna (qui una selezione di foto). La sera del sabato un nuovo incontro.
Questa volta con l’alpinista e scrittore Oreste Forno che ha parlato della sua concezione di alpinismo maturata dopo una vita in alta quota e orientata oramai a vivere l’attività in montagna non tanto come una ricerca di grandi imprese, ma come occasione per trovare ciò che è essenziale ed invisibile agli occhi.
La pioggia che ha iniziato a cadere in abbondanza fin dalle prime ore del mattino della domenica non ha impedito ad una larga parte di partecipanti di percorrere il “Sentiero del Bosco Incantato” in compagnia di una guida alpina che oltre alle bellezze naturalistiche non si è lesinata in consigli pratici su come si deve impostare la camminata.
Questi intensi giorni si sono conclusi con la S. Messa officiata in rito ambrosiano da don Carlo Casati, da sempre socio della sezione meneghina, che nella sua omelia ha toccato il tema della spiritualità della montagna. C’è stato il tempo per rilasciare un’intervista nell’ambito del servizio televisivo che l’emittente locale Antenna2 ha dedicato all’appuntamento (qui il servizio dal minuto 19:45).
Come già avvenuto in occasione della Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi, svoltasi a giugno nella vicina Val Seriana, l’entusiasmo con cui è stato raccolto l’invito a recuperare gli spazi di socialità perduti dà la misura dello slancio che in questo periodo sta segnando la ripresa delle attività della Giovane Montagna.
La serata di venerdì sera è stata trascorsa con Mauro Villa, responsabile del Parco delle Orobie Bergamasche, che, avvalendosi di immagini, ha descritto le bellezze e le ricchezze faunistiche del Parco, stimolando più di una curiosità.
La mattina del sabato si sono svolte le tre escursioni in programma caratterizzate da altrettante scale di difficoltà, escursioni che sono risultate di ampia soddisfazione ed hanno permesso di ammirare la Presolana in tutta la sua maestosità e così di unirci, anche fattivamente, ai festeggiamenti per il 150° della prima ascensione a questa bellissima Montagna (qui una selezione di foto). La sera del sabato un nuovo incontro.
Questa volta con l’alpinista e scrittore Oreste Forno che ha parlato della sua concezione di alpinismo maturata dopo una vita in alta quota e orientata oramai a vivere l’attività in montagna non tanto come una ricerca di grandi imprese, ma come occasione per trovare ciò che è essenziale ed invisibile agli occhi.
La pioggia che ha iniziato a cadere in abbondanza fin dalle prime ore del mattino della domenica non ha impedito ad una larga parte di partecipanti di percorrere il “Sentiero del Bosco Incantato” in compagnia di una guida alpina che oltre alle bellezze naturalistiche non si è lesinata in consigli pratici su come si deve impostare la camminata.
Questi intensi giorni si sono conclusi con la S. Messa officiata in rito ambrosiano da don Carlo Casati, da sempre socio della sezione meneghina, che nella sua omelia ha toccato il tema della spiritualità della montagna. C’è stato il tempo per rilasciare un’intervista nell’ambito del servizio televisivo che l’emittente locale Antenna2 ha dedicato all’appuntamento (qui il servizio dal minuto 19:45).
Come già avvenuto in occasione della Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi, svoltasi a giugno nella vicina Val Seriana, l’entusiasmo con cui è stato raccolto l’invito a recuperare gli spazi di socialità perduti dà la misura dello slancio che in questo periodo sta segnando la ripresa delle attività della Giovane Montagna.