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A Tetto Folchi si è riunita una grande e bella famiglia!

A Tetto Folchi si è riunita una grande e bella famiglia!

Eravamo in tanti domenica 20 maggio: 140 persone provenienti dalle sei sezioni occidentali per la tradizionale Benedizione degli Alpinisti e degli Attrezzi
Ciò che subito mi preme di evidenziare è lo spirito che aleggiava fra i partecipanti: quello di far parte di una grande e bella famiglia, e contenti di ritrovarsi, pur senza conoscere tutti, ma mossi dalla stessa passione per la montagna, che tutti ci lega con un laccio inossidabile! Anche chi di noi non è più così "giovane", ma tale si sente quando parte per un'escursione, è felice di appartenere alla "Giovane Montagna"! Sì, perché noi ci riconosciamo in quello spirito originario dei nostri padri fondatori del lontano 1914, dove, per fede cristiana, si intendevano valori di umanità condivisi, e vissuti nel rispetto reciproco, sia nella vita che sui monti. Da allora si è venuta formando quell' identità che ancora oggi è il nostro patrimonio storico: condividendo la fatica dell'ascensione, noi viviamo "un alpinismo che permette di conoscere la bellezza della Natura e la bellezza dell'Uomo: una Montagna Umana ". Le montagne, avvolte nel silenzio, sono di per sé luogo di intensa spiritualità, e noi, con l'aria più pura, purifichiamo anche i nostri pensieri ed il nostro cuore; e la fatica fisica, insieme alla riflessione spirituale, diventa strumento di conoscenza per meglio comprendere ed accettare noi stessi e, di conseguenza, anche gli altri.
Ritornando agli avvenimenti di domenica, gli organizzatori avevano previsto due itinerari, uno più impegnativo, e l'altro più corto, ma le condizioni meteorologiche hanno consigliato di ridurre il percorso del primo. Siamo stati accompagnati dagli Amici del gruppo "Sentieri & Bicchieri " di Vernante, in una gradevole camminata su strada sterrata fino al "Gias Creusa sottano", (dislivello di circa 500 m.), percorso sotto un cielo che si è limitato ad essere minaccioso, ma senza bagnarci! Alle 15 ci siamo tutti ritrovati per partecipare alla messa, celebrata da don Mauro, parroco del Duomo di Cuneo, che ha posto l'accento sulla festività della Pentecoste, festa ecumenica per eccellenza, nel senso non solo dei credenti, ma di tutta l'umanità, e, in parallelo allo spirito della "G.M.", la discesa dello Spirito Santo ci sprona a fare meglio, a fare di più sulla via che porta alla crescita interiore, alla salvezza eterna. La Santa Messa è stata splendidamente accompagnata da numerosi canti, che hanno creato un'atmosfera molto intensa e partecipata, ed eravamo commessi quando alla fine tutti insieme abbiamo recitato la "nostra preghiera": "Grazie Signore per le gioie che ricevo dalla montagna ..."
Dopo la benedizione, fatta all' esterno per scoprire la piccola lapide addossata ad in albero dedicata alla nostra affezionatissima socia Rita Pepino (“Ritin”) mancata ad ottobre dell'anno scorso, gli ospitanti della "G.M." di Cuneo hanno offerto una buona "merenda sinoira" (merendina, ma quasi-cena) grazie al generoso contributo lasciato dalla cara "Ritin". Il Presidente nazionale, nel suo indirizzo di saluto, ha voluto ringraziare tutti per la partecipazione, ed in modo speciale la presidente della sezione di Cuneo, ed il suo staff, per l'efficienza e la perfetta organizzazione dell'evento.
La giornata è terminata con scatenati canti di montagna, e non solo, condotti dalla maestra di canto, Valeria Arpino che hanno aumentato l’allegria con cui siamo tornati alle nostre case.
Antonina Gazzera
Sezione di Cuneo
 

 
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