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Benedetti anche dalla pioggia! Le Sezioni Orientali si ritrovano a Villa di Teolo
Giove Pluvio oggi, 13 maggio 2018, si è molto divertito a farci i dispetti. All’arrivo a Villa di Teolo siamo stati costretti a rimanere rintanati nelle macchine per una ventina di minuti perché uscire significava fare una doccia alquanto inopportuna. Poi, finalmente, un promettente chiarore e la possibilità per i partecipanti di radunarsi nell’area del Patronato. Si è unita a noi padovani una rappresentanza di soci delle sezioni di Mestre, Milano, Verona, Venezia e Vicenza. Eravamo più di un centinaio.
Secondo il programma, si sono formati due gruppi, quello degli escursionisti, guidato da Dino Varotto e da sua moglie Chiara, e quello dei turisti, guidato dal nostro presidente Sergio Pasquati.
Gli escursionisti hanno percorso un tratto dell’Alta Via dei Colli Euganei e. dopo aver superato un dislivello di 600 metri, sono giunti nella radura antistante i ruderi del Monastero degli Olivetani.
I turisti, invece, sono andati in pullman all’Abbazia benedettina di Praglia ed hanno ammirato l’attuale grandioso complesso abbaziale di origine medievale quasi integralmente ricostruito tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo (l’unica testimonianza visibile dell’originario impianto medievale rimane oggi la torre campanaria). Del vasto edificio (circa 13.000 mq di superficie coperta) sono stati visitati i chiostri, la Sala del Capitolo, dove i monaci si riunivano in consiglio, il Monumentale Refettorio e l’Antica Biblioteca, importante non solo per i preziosi volumi, ma anche per i pregevoli affreschi del soffitto. Dall’alto è stato possibile vedere anche l’Orto dei Semplici, di recente realizzazione. Risaliti in pullman, i turisti dopo una deviazione per vedere almeno da lontano la cinquecentesca Villa dei Vescovi a Luvigliano, sono giunti a Castelnuovo, dove alcuni si sono incamminati con Sergio verso il Monte Venda.
Escursionisti e turisti si sarebbero dovuti riunire sul Monte Venda per assistere assieme alla celebrazione della S. Messa in programma nel primo pomeriggio; nel frattempo il cielo era diventato plumbeo ed i borbottii non erano per niente rassicuranti. Non era prudente fare la celebrazione all’aperto nella radura e si è reso necessario cambiare programma: ci siamo così spostati nella Chiesa parrocchiale di Castelnuovo.
La Santa Messa è stata celebrata da don Luigi Goldin, fautore dei lavori di restauro del Monastero degli Olivetani. Durante la funzione sono stati cantati o recitati: “Nei cieli un grido risuonò”, “Il canto delle salite (Salmo 122)”, “Il tredici Maggio”, “Signore delle Cime” e, naturalmente, la “preghiera della Giovane Montagna”. Intanto le vetrate dell’abside si sono improvvisamente illuminate: fuori, le nuvolacce nere si erano dissolte come d’incanto ed il cielo era tornato azzurrissimo con il sole splendente e caldo. In questo rinnovato contesto meteorologico si è svolta la tradizionale benedizione degli alpinisti e degli attrezzi al termine della quale il consigliere centrale, Enrico Fogato, ha portato ai presenti un indirizzo di saluto da parte della Presidenza Nazionale.
Al termine il gruppo si è trasferito a Villa dove nel frattempo alcuni soci e socie del ben collaudato staff che opera in occasione della Traversata dei Colli Euganei avevano preparato sulle tavole minestrone, uova sode, salame, formaggio e varietà di sottòli. Un insistente tintinnio di bicchieri non ci ha lasciato dubbi: Bepi, sempre molto euforico in queste occasioni, voleva silenzio ed attenzione per esibirsi nella sua performance preferita “Il brindisi dei mesi” che ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più allegra. Il momento conviviale si è concluso con una quantità e varietà di dolci incredibile: troppo satolli purtroppo per gustare anche la favolosa torta “boccioli di rosa”, che Carla esibiva con palese grande ammirazione… Però almeno una foto ricordo l’ho voluta scattare!
Secondo il programma, si sono formati due gruppi, quello degli escursionisti, guidato da Dino Varotto e da sua moglie Chiara, e quello dei turisti, guidato dal nostro presidente Sergio Pasquati.
Gli escursionisti hanno percorso un tratto dell’Alta Via dei Colli Euganei e. dopo aver superato un dislivello di 600 metri, sono giunti nella radura antistante i ruderi del Monastero degli Olivetani.
I turisti, invece, sono andati in pullman all’Abbazia benedettina di Praglia ed hanno ammirato l’attuale grandioso complesso abbaziale di origine medievale quasi integralmente ricostruito tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo (l’unica testimonianza visibile dell’originario impianto medievale rimane oggi la torre campanaria). Del vasto edificio (circa 13.000 mq di superficie coperta) sono stati visitati i chiostri, la Sala del Capitolo, dove i monaci si riunivano in consiglio, il Monumentale Refettorio e l’Antica Biblioteca, importante non solo per i preziosi volumi, ma anche per i pregevoli affreschi del soffitto. Dall’alto è stato possibile vedere anche l’Orto dei Semplici, di recente realizzazione. Risaliti in pullman, i turisti dopo una deviazione per vedere almeno da lontano la cinquecentesca Villa dei Vescovi a Luvigliano, sono giunti a Castelnuovo, dove alcuni si sono incamminati con Sergio verso il Monte Venda.
Escursionisti e turisti si sarebbero dovuti riunire sul Monte Venda per assistere assieme alla celebrazione della S. Messa in programma nel primo pomeriggio; nel frattempo il cielo era diventato plumbeo ed i borbottii non erano per niente rassicuranti. Non era prudente fare la celebrazione all’aperto nella radura e si è reso necessario cambiare programma: ci siamo così spostati nella Chiesa parrocchiale di Castelnuovo.
La Santa Messa è stata celebrata da don Luigi Goldin, fautore dei lavori di restauro del Monastero degli Olivetani. Durante la funzione sono stati cantati o recitati: “Nei cieli un grido risuonò”, “Il canto delle salite (Salmo 122)”, “Il tredici Maggio”, “Signore delle Cime” e, naturalmente, la “preghiera della Giovane Montagna”. Intanto le vetrate dell’abside si sono improvvisamente illuminate: fuori, le nuvolacce nere si erano dissolte come d’incanto ed il cielo era tornato azzurrissimo con il sole splendente e caldo. In questo rinnovato contesto meteorologico si è svolta la tradizionale benedizione degli alpinisti e degli attrezzi al termine della quale il consigliere centrale, Enrico Fogato, ha portato ai presenti un indirizzo di saluto da parte della Presidenza Nazionale.
Al termine il gruppo si è trasferito a Villa dove nel frattempo alcuni soci e socie del ben collaudato staff che opera in occasione della Traversata dei Colli Euganei avevano preparato sulle tavole minestrone, uova sode, salame, formaggio e varietà di sottòli. Un insistente tintinnio di bicchieri non ci ha lasciato dubbi: Bepi, sempre molto euforico in queste occasioni, voleva silenzio ed attenzione per esibirsi nella sua performance preferita “Il brindisi dei mesi” che ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più allegra. Il momento conviviale si è concluso con una quantità e varietà di dolci incredibile: troppo satolli purtroppo per gustare anche la favolosa torta “boccioli di rosa”, che Carla esibiva con palese grande ammirazione… Però almeno una foto ricordo l’ho voluta scattare!
Daniela Sgarbossa
(Sezione di Padova)
(Sezione di Padova)