Escursionismo E EE- Cima della Vezzana
Domenica 6 settembre 2020 (evento passato)
Tipo attività: Escursione Esperti
Sezione di Vicenza
Responsabile: Federico Cusinato
Programma
SETTEMBRE 6 domenica ESCURSIONISMO E EE CIMA DELLA VEZZANA (m 3192)
Bellissimo escursione di alta montagna senza difficoltà tecniche, che si conclude sulla vetta più alta delle Pale di San Martino. La salita è notevolmente ridotta in termini di tempo e dislivello grazie all'aiuto degli impianti di risalita. Questa importante vetta offre un panorama incomparabilmente vasto sull’Altopiano delle Pale e sulla zona di Passo Rolle.
Da San Martino di Castrozza si utilizzano gli impianti per salire fino al Rifugio Rosetta. Dal Rifugio si scavalca il Passo Bettega (m. 2667), si scende un po’, e si risale la Val dei Cantoni (qualche corda fissa e qualche passaggio di I grado) fino al Passo del Travignolo (m. 2925). Da qui ci si volge poi a destra, per risalire un ghiaione, che senza grosse difficoltà porta a un crestone di rocce gradinate. Seguendolo, per tracce di sentiero, si arriva in vetta. Il ritorno sarà per la stessa via, in tempo per scendere con l’ultima corsa della funivia.DISLIVELLO: m.900
TEMPO TOTALE: ore 6
ORARIO DI PARTENZA: ore 6
CAPOGITA: Federico Cusinato tel. 345 8837326
Relazione
5 SETTEMBRE NON VALLE D’AOSTA MA CIMA DELLA VEZZANA
Il libretto delle gite proponeva, per questo fine settimana allungato, una tre giorni in Valle d’Aosta con l’obiettivo di salire il M. Emilius, ma forse il timore di dormire in rifugio ha prevalso sul desiderio di visitare la Vallée e così non ci sono state sufficienti adesioni. Ho deciso pertanto di sostituirla con una escursione giornaliera avente le stesse difficoltà tecniche e lo stesso valore paesaggistico e la scelta è caduta sulla Cima della Vezzana, punto culminante delle Pale di San Martino a 3192 metri di quota. Inizialmente il giorno previsto per la gita era, come al solito, la domenica, ma le previsioni meteo davano rischio di temporali per quel giorno, e, al contrario, tempo soleggiato per sabato. E’ stato quindi opportuno l’anticipo di un giorno, anche se così purtroppo tre soci hanno dovuto rinunciare.
Siamo così rimasti in 8. Ci siamo ritrovati per la partenza all’alba di una giornata che, come da previsioni, sarebbe stata molto bella. Siamo arrivati molto presto a San Martino, ma alla partenza della funivia c’era già molta gente. All’uscita dalla cabina ci appare subito l’Altipiano delle Pale inondato di sole, contrariamente a quanto accade di solito d’estate. Cominciamo a camminare. La prima parte del percorso è un continuo saliscendi su terreno scosceso, ma senza grossi problemi. Una corda fissa agevola il tratto finale di discesa nella Val dei Cantoni dove finalmente, è il caso di dirlo, cominciamo a salire. Dopo un primo tratto di sentiero affrontiamo un breve tratto attrezzato, ma senza difficoltà, per poi riprendere su sentiero, a tratti innevato, fino al Passo del Travignolo. Eravamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia e vedevo che qualcuno accusava un po’ di fatica. A quel punto, dubitando che avremmo potuto arrivare tutti assieme in cima, e considerando che dovevamo ritornare alla funivia in tempo per l’ultima corsa di discesa, ho lasciato sfaldarsi il gruppo. Ognuno saliva con il proprio passo, cercando ovviamente di non lasciare soli i meno esperti. La cosa ha funzionato: sia pure alla spicciolata, a gruppetti, abbiamo tutti raggiunto la meta. Purtroppo non c’è stata la possibilità e il tempo (e lo spazio: la vetta è strettissima ed era molto affollata) di festeggiare tutti assieme e ognuno si è gustato personalmente lo splendido panorama, senz’altro uno dei più belli delle Dolomiti. Ci siamo di nuovo riuniti poco sotto la cima, abbiamo pranzato più o meno velocemente e siamo ripartiti per il ritorno. Ce l’avremmo fatta per la funivia o avremmo dovuto scendere a San Martino a piedi? Sì, nonostante le preoccupazioni del capogita e le fatiche della giornata ce l’abbiamo fatta a fare anche questo, e, a dir la verità, anche con un certo margine. Una giornata da ricordare. Complimenti a Silvano, Francesca, Nadia, Beppe, Siro, Elena e Roberta. Per la Val d’Aosta all’anno prossimo! (Federico Cusinato)